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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Curare la propria mente: ecco quali sono le professioni riconosciute

Un po' di chiarezza per distinguere compiti, funzioni e titoli di psichiatri, neurologi e psicologi, e di altre figure

Nelle situazioni di tutti i giorni, si sente spesso parlare di “relazioni d’aiuto” implicanti le più svariate figure professionali, deputate a queste mansioni. Eppure, si fa un po’ di confusione tra professionisti come neurologi, psichiatri, psicologi, psicoterapeuti, mental coach, counselor, non capendo i confini tra i vari percorsi di studio ed il servizio che possono offrire ai propri pazienti/clienti. Col seguente articolo cercheremo di fare un po' di chiarezza, spiegando per grandi linee l’organizzazione di queste professioni.

Alcune delle figure citate agiscono in modo congiunto, condividendo parte della loro formazione nelle cura orientata alla persona, pur avendo focus d’intervento diversi. Per iniziare, gli specialisti neurologi e psichiatri sono medici, ovvero condividono la laurea in Medicina con successiva specializzazione sui disturbi  collegati a lesioni o deficit del sistema nervoso, del movimento, dell’equilibrio, problemi relativi alla memoria, al linguaggio, all’invecchiamento ed al decadimento cognitivo (neurologi) e  sui disturbi psichici con cure che spesso comprendono l’utilizzo di farmaci come antidepressivi, ansiolitici, neurolettici e antipsicotici (psichiatri).

Lo psicologo è laureato in Psicologia e può intraprendere, successivamente al conseguimento della laurea, varie specializzazioni ed orientamenti professionali che spaziano dall’ambito clinico (cura di stati di ansia, disturbi depressivi, problemi psicosomatici, disturbi della personalità etc…) all’organizzazione di contesti lavorativi, selezione del personale, sino al supporto psicologico sportivo.

Altre figure, quali i counselor, i motivatori ed i mental coach, si occupano di problematiche psicologiche di superficie o al miglioramento delle autonomie. Raramente provengono dai tre percorsi di studio sopra descritti, essendo titoli raggiungibili senza necessità di abilitazioni o appartenenze ad albi professionali riconosciuti dal Ministero della Salute.

Psicologi, psichiatri e neurologi hanno in comune la necessità d’iscrizione al proprio albo di riferimento per poter esercitare la professione. Gli albi costituiscono una forma di garanzia a tutela del “consumatore”, entro cui vi sono regolamenti e codici giuridici ed etici rigidi che guidano l’esercizio delle proprie competenze.

Gli psichiatri possono eseguire diagnosi ed avvalersi della somministrazione di farmaci od effettuare psicoterapie. Gli psicologi eseguono diagnosi psicologiche e non possono in nessun caso somministrare farmaci, ma si avvalgono spesso della psicoterapia, effettuata in modo completo e continuo, come iter efficace per il trattamento dei disturbi psicologici.

Per poter effettuare psicoterapia è necessario il conseguimento specialistico del titolo di Psicoterapeuta, accessibile esclusivamente a medici e psicologi, che rientrano successivamente nell’albo degli psicoterapeuti. La durata dei percorsi di studi per le figure mediche e psicologiche sono assimilabili: sei anni per la laurea in Medicina più cinque di specializzazione (con tirocini) per i medici, cinque anni (e in aggiunta un anno di tirocinio) per la laurea in Psicologia ed ulteriori quatto o cinque anni per il titolo di Psicoterapeuta.

Le figure di counselor, mental coach o motivatori generici non richiedono lo stesso iter sopra descritto. Vale la pena richiamare i contenuti pubblicati sul sito del Ministero della Salute che include, tra le figure professionali sanitarie riconosciute, i medici (e relative specializzazioni) e gli psicologi.

In conclusione, l’auspicio è di aver contribuito a creare un po’ di chiarezza sulle figure professionali descritte, rendendo più semplice la scelta per chi volesse cercare un professionista al quale affidare il proprio benessere o percorso di cura.

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