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Venerdì, 29 Marzo 2024
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A cura di Blog Collettivo

Un manuale di legittima difesa contro la disinformazione

Continua a riscuotere successo "Ripartiamo dalle basi", primo libro del noto giornalista professionista Emilio Mola, originario di Oria, arrivato a quota 635mila follower su Instagram. Tour di presentazioni in giro per l'Italia ma ancora nessun invito nella sua provincia

Quanti sono gli italiani che approfondiscono le notizie leggendo uno o più quotidiani, e dotati grazie a questa abitudine di maggiori strumenti per capire cosa sta accadendo a casa propria e nel mondo? Molto pochi rispetto ai livelli di lettura di altri paesi europei ed extraeuropei, pur non essendo questi estranei ai fenomeni di disinformazione causati dall’esclusivo utilizzo dei social media. Se a ciò si aggiungono gli scarsi approfondimenti disponibili, salvo ricorso a testate e pubblicazioni specializzate, la valanga di false notizie (fake) riversate costantemente sul web e l’inquinamento che esse producono, il deleterio battage condotto dai cosiddetti media di area nei settori della carta stampata o delle tv, dove l’obiettività è merce rara, i confronti urlati e inutili dei talk show, si comprende quale sia lo stato della situazione, e perché si voti sempre più pensando soprattutto ai propri bisogni, illudendosi e augurandosi che questa sia la chiave giusta per la soluzione dei problemi. Salvo poi sparare addosso a tutto e tutti incappando nella prima delusione.

Disinformazione e filtri

Come già detto, non si tratta esclusivamente di un problema italiano, e il cruciale dilemma è: cosa fare per capire la natura e le radici dei fenomeni sociali ed economici della nostra epoca, dotandosi delle chiavi di lettura e di interpretazione giuste, o quanto meno più idonee al compito. Bisogna certamente partire dalla volontà dei singoli di accedere a questi strumenti, e capire come sia persino possibile ottenere un buon equilibrio tra l’uso dell’informazione professionale e i social network. Siamo tutti bombardati ogni giorno da notizia di molteplice provenienza, e spesso non sappiamo quale filtro utilizzare per capire come stiano effettivamente le cose. Certo, anche l’informazione professionale è cambiata, non tutti i media industriali (giornali, tv, radio) forniscono informazione di qualità, e questi filtri sono diminuiti rispetto al passato. Tranquilli, accade anche nel famoso mondo dell’informazione statunitense, dove molte testate autorevoli, nazionali, cittadine, di contea sono finite al centro di svendite, tagli delle redazioni e assetti votati esclusivamente alla raccolta pubblicitaria.

“Ripartiamo dalle basi”

Il problema se lo è posto un nostro conterraneo, che ha pensato di scrivere un libro da impiegare come “cassetta degli attrezzi” per capire “l’attualità e la politica”. Emilio Mola, 42 anni, giornalista professionista, originario di Oria, non è certo uno sconosciuto ai frequentatori dei social: ha infatti 635mila follower su Instagram, e i suoi commenti politici, di costume e di cronaca sono molto apprezzati (lo segue pure Chiara Ferragni, se vogliamo aggiungere un riferimento). Il nostro collega Emilio ha pubblicato recentemente con Rizzoli “Ripartiamo dalle basi” (215 pagine, 17,50 euro il prezzo di copertina), impegnando in questo lavoro tutta la capacità di semplice analisi e di chiarezza che lo hanno condotto al successo e agli apprezzamenti raccolti sul web negli anni. E sta ottenendo successo anche il suo primo libro, con affollate presentazioni nelle maggiori città del Nord, ultima della serie a Bologna, dove il giornalista e influencer ha trascorso un’ora e mezza a firmare copie.

emilio mola 2-2

“Ripartiamo dalle basi” si divide in cinque parti: quella più ostica ma molto importante è nel capitolo primo dedicato all’economia, e vi sorprenderete scoprendo come Emilio Mola vi semplificherà in quelle pagine la comprensione delle principali questioni come tasse, debito pubblico, default, mercati, inflazione sino al ruolo della Bce; seguono nell’ordine come funziona l’Unione Europea, come funziona lo Stato italiano (diritto pubblico davvero per tutti), quindi la parte su immigrazione e demografia visti nel loro impatto reale sulla nostra società , e infine fake news e complottismi, radiografati e analizzati da chi vive quotidianamente sui social questi fenomeni fortemente inquinanti e condizionanti. Nota dolente, il dover prendere atto ancora una volta che il detto latino “Nemo propheta in patria” (nessuno è profeta nella propria patria), trova ennesima conferma anche nel caso di Emilio Mola, che nella sua provincia – dove è nato e vive per la maggior parte dell’anno – non ha ancora ricevuto al momento alcun invito a presentare il libro e a discutere dei suoi contenuti, malgrado la notorietà sui social e il successo di vendite. Ma c’è tempo per rimediare, e sappiamo che ci sono associazioni già in moto per organizzare incontri tra non molto. Intanto “la cassetta degli attrezzi” è disponibile in libreria.

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