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A cura di Blog Collettivo

Ospitiamo in questo Blog opinioni di alcuni cittadini Brindisini

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Nelle nostre periferie dove si muore di cancro ora si mobilita la gente

Recentemente mi ha colpito l’aver trovato scritto, in coda alla mia busta paga da dipendente, la seguente frase: “La fondazione Ant svolge gratuitamente presso il domicilio dei sofferenti oncologici un’assistenza sanitaria e di conforto, ma per poter continuare in questa opera assistenziale sono necessarie delle piccole offerte per retribuire il personale che si dedica a tale attività”. Esortazione più che legittima.

Recentemente mi ha colpito l’aver trovato scritto, in coda alla mia busta paga da dipendente, la seguente frase: “La fondazione Ant svolge gratuitamente presso il domicilio dei sofferenti oncologici un’assistenza sanitaria e di conforto, ma per poter continuare in questa opera assistenziale sono necessarie delle piccole offerte per retribuire il personale che si dedica a tale attività”. Esortazione più che legittima.

Un altro accadimento, drammatico, è stato la visita, in una riunione di rito del movimento BrindisiBeneComune, di un signore che ha imbracciato il coraggio decidendo di portare la sua voce per essere ascoltata. Abita “a villaggio S.Paolo”, per intenderci, uno di quei quartieri, insieme al “villaggio S.Pietro” e al “Perrino”, vicini all’enorme Area Industriale di Brindisi.

Con aria triste ma dignitosa, ha riferito che nel suo palazzo ci sono quattro giovani gravemente malati, anzi, correggendosi subito dice tre, perchè sua figlia non c’è più. Sostiene che la gente sta avvertendo qualcosa che non va, che non è normale, qualcosa che invita a non restare inermi subendo un destino devastante. Vorrebbe organizzare altri incontri, per parlare, per sentirsi l’uno con l’altro. Promette di raggruppare una delegazione di cittadini per incontrarsi nei locali della Chiesa.

Sono restato ad ascoltarlo in un silenzio assoluto, nonostante avessi già, in un passato recentissimo, ascoltato una storia molto simile confessatami da un carissimo amico del rione “La Rosa”, borgo più a sud di cui hanno molto scritto i Dottori Franco Rubino e Tonino Di Giulio, due grandi combattenti  per la salvaguardia della salute dei brindisini.

Quella sera informammo quel cittadino che qualcuno si stava preoccupando di riattivare, non lontano dalle loro case, un inceneritore di rifiuti tossici di proprietà pubblica (Consorzio ASI), un cancro in attività per sette anni che ha lasciato ai nostri figli una sepoltura, di ceneri e scarti nocivi, grande quanto una collina.

Le domande più ricorrenti erano le seguenti. Chi deve pagare per questo? Chi sta pagando? Chi sono i responsabili? Possiamo guardarli in faccia? Che cosa si può fare concretamente? Qualche giorno fa, è stato costituito il Comitato per la tutela della Salute, quartieri Perrino, San Pietro, San Paolo, Bozzano, LaRosa e Tuturano, con lo scopo di portare alla luce le malattie insorte negli anni tra la popolazione...Il Comitato intende sensibilizzare la popolazione dei quartieri nonché raccogliere informazioni e dati su questo argomento per realizzare un'indagine epidemiologica dal basso.

Lancia quindi un invito, a quanti siano a conoscenza diretta o indiretta di queste malattie, a collaborare con l'iniziativa informandone il Comitato, che si farà carico di raccogliere ed analizzare i casi. Il Comitato si avvarrà della collaborazione volontaria di medici e tecnici della salute e sarà possibile eseguire alcuni esami diagnostici gratuitamente. Per ulteriori informazioni contattare il numero 320 8306147 (dopo le ore 19) o scrivere all'indirizzo medicodistrada@gmail.com. I risultati dell'indagine saranno presentati alle autorità competenti. Il Comitato si riunirà nei locali della Parrocchia Cuore Immacolato di Maria (Quartiere Perrino) e l'incontro é aperto a tutti gli interessati.”

Ciò che certamente non si deve fare, è stare a guardare. Non contentarsi di un’elemosina resa all’Associazione Nazionale Tumori per placare la coscienza. Non appagarsi di un salto all’ufficio postale per un bollettino nè di un fugace collegamento su Internet per strisciare virtualmente una carta pre-pagata a favore dell’ Associazione Italiana Leucemie.

C’è da alzare decisamente il culo dalla sedia! C’è da dedicare una quantità di tempo libero ai problemi della collettività, cioè quelli di tutti. C’è da mettere a disposizione la propria competenza, da rinunciare a trascorrere gli anni a disposizione esclusivamente per far soldi o per chiacchiericci da corbellerie. Di quello che accade, e accade, siamo tutti colpevoli, e non vi sono scusanti che reggano.

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