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Venerdì, 29 Marzo 2024
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A cura di Blog Collettivo

Ospitiamo in questo Blog opinioni di alcuni cittadini Brindisini

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La realtà del Paese nascosta dalle polemiche da ombrellone

Tutto ciò che distoglie gli italiani dai veri problemi nazionali, a partire dalla peggiore crisi degli ultimi 20 anni

Sotto la calura estiva, attenuata dall’amico maestrale, ci apprestiamo a vivere un’altra estate caratterizzata da discorsi tra il serio ed il faceto sotto l’ombrellone, un’immagine specchio dei fenomeni sociali che hanno contraddistinto le cronache, nazionali ed internazionali, in questo ultimo anno. I temi sono più o meno sempre gli stessi: il lavoro che non c’è, o se c’è è precario, la percezione di sicurezza sociale, le minacce climatiche, i minibot e spread vari.

Panem et circenses: una locuzione latina che gli antichi romani solevano utilizzare al fine di descrivere la sublime arte del confondere e distrarre il popolo, e placarne dunque i malumori, per riproporre le solite politiche inefficaci, se non addirittura dannose. E così, dinanzi ad un Paese che da vent’anni anni non cresce orbitando nei livelli inferiori della zona Ue, con un Pil che riporta i numeri del 2004 ed un tasso di disoccupazioni giovanile al 35%, la stampa nostrana cosa fa? Punta i riflettori esclusivamente sull’azione politica che impedisce lo sbarco di alcune decina di emigranti.

Vito Brugnola-3L’esplosiva e mai doma creatività della rete ha proposto un curioso confronto tra il capitano della Sea Watch 3, Carola Rackete, coraggiosa trentunenne appassionata di clima e natura, ed il “Capitano” Salvini. Un paragone forzato, al punto che il capitano della Sea Watch 3, dopo molti giorni di stazionamento in mare, ha deciso di forzare il blocco italiano per far sbarcare i circa quaranta disperati fuggiti da una sorte maledetta.

La realtà ad oggi è che il flusso di disperati che approdano sulle nostre coste, sia pur con minore affluenza, continua ad esserci quotidianamente ma di questo non viene data notizia, puntando l’informazione su un singolo tentativo sbarco. La diatriba, nel frattempo, ha raggiunto toni decisamente sgradevoli assumendo la connotazione di mera propaganda con tanto di offese personali dal sapore “fanciullesco”.

Lo scontro tra “capitani” probabilmente si tradurrà in un nulla di fatto: continueremo ad avere persone che cercano la salvezza confidando in un’Europa solidale, riporteremo notizie di pescherecci che trovano cadaveri galleggianti e continueremo a dibatterci nell’eterna guerra tra poveri: tra chi fugge in cerca di sopravvivenza e futuro e chi arranca cercando di arrivare alla fine del mese. La sensazione è che trascorreremo la stagione estiva cercando il refrigerio di un bagno, accompagnati dalle eco rumorose dei nostri problemi di sempre, risolti solo nei proclami, in contesa con il match tra “capitani”. E nel frattempo a tutti tocca aspettare, i giochi circensi abbondano, il pane un po’ meno.

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