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Sabato, 20 Aprile 2024
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A cura di Blog Collettivo

Ospitiamo in questo Blog opinioni di alcuni cittadini Brindisini

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"Porto, una situazione oramai troppo pesante per gli operatori economici"

Ho appreso con estrema preoccupazione quanto accaduto giovedì sera nel porto di Brindisi per il cedimento della banchina allo sbarco passeggeri. Questo è l’ennesimo evento negativo di un lungo trend di decadimento totale in cui versa ormai da anni il porto di Brindisi.

Ho appreso con estrema preoccupazione quanto accaduto giovedì sera nel porto di Brindisi per il cedimento della banchina allo sbarco passeggeri. Questo è l’ennesimo evento negativo di un lungo trend di decadimento totale in cui versa ormai da anni il porto di Brindisi.

Mi sento in dovere di intervenire per denunciare la grave situazione di disagio che attanaglia anche il trasporto merci e tutte le attività portuali. Infatti la situazione non è diversa, i problemi non riguardano solo il traffico passeggeri, ma ha pagare un caro prezzo è anche il traffico merci e le operazioni portuali.

Ormai sono anni che gli operatori portuali onesti ed impegnati sono costretti a fronteggiare quotidianamente situazioni di emergenza causate da carenze strutturali croniche, disservizi di ogni genere, ostacoli di carattere amministrativo-burocratico; preoccupandoci di tamponare le falle lasciate aperta dalle amministrazioni competenti incapaci di dare una svolta seria e concreta a questo porto per evitare l’abbandono dello stesso da parte degli ormai pochissimi operatori economici che ancora si servono del porto di Brindisi.

Pare paradossale dirlo ma talvolta persino le amministrazioni sembra abbiano deciso di frenare se non addirittura ostacolare lo svolgimento delle attività delle imprese insediate, assumendo atteggiamenti di chiusura verso questa o quella impresa, dettati chi sa da quale logica, certo non quella di favorire lo sviluppo delle attività.

La situazione è talmente pesante che non può essere sopportata dagli operatori economici, i disagi e le “assenze” di ogni genere hanno causato la fuga da Brindisi della maggior parte degli armatori che hanno preferito dirigersi verso porti più tranquilli con una semplice, prevedibile e drammatica conseguenza per Brindisi: arricchimento e sviluppo per altri territori, crisi e degrado per il territorio brindisino.

Questa volta non si tratta si scippi da parte di altri a nostro danno, qui si tratta di incompetenza, di disinteressamento, di incapacità ad attuare interventi per un rilancio del porto e del settore e, le scelte fatte altrove (vedi Bari, Ancona ecc.) dimostrano che l’impegno e l’efficienza pagano e creano ricchezza e ricaduta sul territorio.

Si parla da anni della valorizzazione della vocazione marinara della nostra città, della necessità di recuperare le attività portuali e di approntare un piano di sviluppo che veda al centro il rilancio del Porto. Chi le vicende le vive in prima persona e nel porto ci lavora (sobbarcandosi ogni giorno oneri e disagi di ogni tipo) come il sottoscritto, dico che sino ad oggi si è fatto esattamente il contrario rispetto al sostenere una attività di sviluppo e miglioramento e la vicenda di giovedì né è la prova lampante a sottolineare lo stato di completo abbandono in cui è naviga il porto.

Esprimo tutta la mia amarezza e preoccupazione soprattutto per i possibili risvolti negativi che l’ultima vicenda potrà causare in special modo in seno alle future decisioni degli armatori e di tutti gli operatori economici circa l’uso del porto di Brindisi per i propri traffici.

La preoccupazione è dettata anche, mi si consenta, da quell’aria di disincanto con cui gli amministratori locali hanno commentato la notizia del dissesto della banchina quasi con aria di sorpresa rispetto ad una situazione forse al loro parere più rosea. Tanto lascia pensare che purtroppo chi dovrebbe attivarsi per garantire le condizioni di sviluppo  in realtà non è ben conscio della reale situazione in cui si trova il Porto di Brindisi e soprattutto è lontano dalle logiche di intervento che hanno favorito lo sviluppo di altri Porti italiani a danno di quello di Brindisi che ancora una volta viene relegata in fondo alla classifica”.

*armatore e operatore marittimo

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