Paolo Gentiloni prepara la squadra: al via il toto-ministri
Come da routine impazza il toto-nomi sulla composizione del nuovo esecutivo di Paolo Gentiloni, che dovrebbe essere (condizionale d'obbligo) composto da un buon numero di ministri uscenti del governo Renzi. Per ora solo due certezze
ROMA - A distanza di una settimana dall’ annuncio ufficiale da parte di Matteo Renzi di voler lasciare la poltrona della Presidenza del Consigli , dopo la sonora sconfitta al referendum costituzionale sulla riforma targata Maria Elena Boschi, il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella , ha conferito a Paolo Gentiloni, attuale ministro degli esteri, l’incarico di formare il nuovo governo.
“Cercherò di svolgere il compito con dignità e responsabilità”, ha commentato il nuovo premier al Quirinale dopo aver ottenuto l’incarico, aggiungendo anche che “ bisognerà con necessaria sollecitudine definire le nuove regole elettorali”. La maggioranza che lo sosterrà è esattamente la stessa che sino ad oggi aveva mantenuto in piedi il governo Renzi, composta da Pd, Ncd, Udc, Ala e altri piccoli gruppi parlamentari. Nessuna disponibilità ,invece, da parte di tutte le forze politiche di opposizione a formare un governo di unità nazionale.
Comunque, se il buon giorno si vede dal mattino, di sicuro il nuovo premier non avrà vita facile, dato che sono già iniziate a fioccare su tv e giornali le polemiche per la sua nomina in quanto giudicato “ troppo vicino” al premier uscente ed ai suoi interessi politici. Vedremo se sarà cosi e vedremo anche per quanto tempo Gentiloni rimarrà il primo inquilino di Palazzo Chigi.
Come da routine impazza il toto-nomi sulla composizione del suo esecutivo, che dovrebbe essere ( condizionale d’obbligo) composto da un buon numero di ministri uscenti del governo Renzi. Per ora solo due certezze: al dicastero dell’economia resterà in sella Pier Carlo Padoan, anche e soprattutto in vista degli impegni economici da assolvere in Europa e della pesante crisi in cui rischia di sprofondare il Monte dei Paschi Siena, mentre Andrea Orlando resterà ad occuparsi di giustizia.
Maria Elena Boschi, che sino ad ora si era dedicata alle riforme e ai rapporti con il Parlamento, seppur data come certamente esclusa dalle prime indiscrezioni, sta riprendendo quota nella sua possibile riconferma A rischio anche l’attuale ministro della pubblica istruzione, Stefania Giannini, e quello della salute, Beatrice Lorenzin. Voci di corridoio indicano anche quali potrebbero essere i candidati più quotati per rimpiazzare Gentiloni alla Farnesina.
In pole position l’attuale ministro dello sviluppo economico, Carlo Calenda, seguito a ruota dall’ ex sindaco di Torino, Piero Fassino. Anche il leader del Nuovo Centro Destra, Angelino Alfano, resterà certamente nelle fila dell’esecutivo, anche se potrebbe traslocare dal Viminale verso la sede di un nuovo dipartimento ( non esclusa la possibilità proprio della Farnesina).