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Giovedì, 25 Aprile 2024
Domotica

Novità in casa: il robot aspirapolvere

Risparmio di tempo, semplicità d’uso e tecnologia: questo automa è in grado di assolvere in maniera del tutto autonoma alle operazioni di pulizia. Scopriamo i vantaggi e come sceglierlo

Il robot aspirapolvere può essere considerato il dispositivo tecnologicamente più avanzato oggi a nostra disposizione per la pulizia delle abitazioni.

Ad aprire la strada è stato in particolare Roomba, il capostipite di una serie di modelli che hanno letteralmente rivoluzionato il mercato degli aspirapolvere.

Vantaggi

Con questa nuova impostazione l’aspirapolvere è del tutto autonomo e in grado di portare avanti il lavoro senza che ci sia un intervento umano. Con una parziale eccezione, che è rappresentata dalla possibilità di programmare il dispositivo affinchè svolga il compito che gli è stato affidato in un determinato modo, piuttosto che in un altro.

Vediamo i vantaggi:

  • la possibilità di avere una casa pulita, senza doverci sottoporre alle fatiche comportate dalle operazioni che dovremmo fare in assenza del robot;
  • la capacità di raggiungere angoli e parti dell’abitazione le quali altrimenti non potrebbero essere pulite o lo potrebbero essere solo a prezzo di sforzi molto intensi e a volte forieri di notevoli pericoli. Si pensi, per  esempio, alle parti che sono nascoste da un mobile pesante e il cui fondo sia situato a pochi centimetri da terra, alle aree sottostanti a poltrone, divani o letti;
  • la possibilità di attendere ad altre occupazioni mentre il robot lavora per noi, o addirittura di uscire dalla casa mentre porta avanti le operazioni;
  • la possibilità di controllare il dispositivo da remoto, grazie ad app installate sul nostro smartphone le quali provvedono a stabilire un ponte con il robot. In questo modo è possibile iniziare le operazioni mentre ci si avvia verso il lavoro e fare in modo che al nostro rientro sia già tutto finito, oltre a poter intervenire per qualsiasi genere di evenienza;
  • la capacità di provvedere al meglio alle abitazioni in cui siano presenti animali, a pelo corto o lungo. Come è noto, gli animali domestici, in particolare i cani e i gatti, sono soliti perdere un gran numero di peli, che sono visibili. Non sono però visibili ad occhio nudo le parti di pelle che si staccano insieme ad essi, trattandosi di particelle molto piccole, i cosiddetti allergeni, destinati quindi ad impregnare l’ambiente. Sono proprio essi a costituire un grande problema per gli umani che convivono nell’abitazione con gli animali, in quanto possono penetrare nell’organismo andando a destare allergie o ad aggravare patologie dell’apparato respiratorio. I robot aspirapolvere sono dotati di un sistema di filtrazione in grado di ripulire l’ambiente e l’aria, restituendo aria depurata, oltre a spazzole che sono in grado di trattare al meglio i peli.

Come scegliere un robot aspirapolvere

Quando decidiamo di adottare un aspirapolvere robot, dobbiamo decidere quale scegliere per poter essere soddisfatti della spesa affrontata. I criteri che dovrebbero ispirare la scelta del nostro robot aspiratutto, possono essere i seguenti:

  • il tipo di superficie da pulire. Il punto di partenza è che alcuni modelli di robot per pavimenti sono in grado di riconoscere il tipo di pavimento sul quale sono chiamati a operare. I modelli più evoluti, quelli più costosi, sono anche capaci di regolarsi in automatico quando passano da un tipo di superficie a un altro mentre stanno svolgendo il loro incarico.
  • l’estensione dell’area di lavoro. In pratica prima di orientarsi su un modello piuttosto che su un altro, il consumatore dovrebbe porsi la seguente domanda: quant’è grande la propria casa? Nel caso in cui si tratti di un appartamento di modeste dimensioni, magari un bilocale provvisto di un solo servizio, si può evitare la scelta di un modello molto potente, nel caso contrario si dovrà provvedere all’acquisto di un automa in grado di operare con la necessaria forza.
  • la qualità dei materiali e delle spazzole in dotazione. Anche questo è da considerare un fattore dirimente, consigliando peraltro a non scegliere sulla base del massimo risparmio ottenibile, un criterio che potrebbe rivelarsi un vero e proprio boomerang. Questo a prescindere che si tratti di pulire una superficie complicata da trattare, come ad esempio la moquette. Ove si opti per materiali di non buona qualità, il guasto è sempre dietro l’angolo.
  • la capienza del contenitore in cui si andrà a depositare lo sporco. Questo fattore deve essere senz’altro rapportato all’ampiezza della superficie che occorre pulire. Nel caso in cui robot aspirapolvere autonomo sia chiamato ad operare in una abitazione molto grande, la presenza di un contenitore di limitata capacità può rivelarsi infine molto scomoda in quanto costringe a svuotarlo con una certa frequenza;
  • le dimensioni e la forma. Quando si parla di dimensioni e forma, si va a toccare un altro punto molto importante che dovrebbe guidare la scelta di un robot per pulire. In tal caso, infatti, va ricordato che la forma sferica la quale caratterizza la maggior parte dei robot per la pulizia della casa può rivelarsi dannosa quando il congegno va ad affrontare gli angoli. Una situazione che non sussiste invece nel caso dei robot squadrati e alla quale, però, il robot aspirapolvere rotondo può ovviare con la presenza di una spazzola laterale, una soluzione sempre più praticata dai costruttori.
  • la capacità di programmarne il funzionamento. Molti modelli di robot aspirapolvere e lavapavimenti automatico consentono di ricorrere all’intelligenza artificiale in modo da programmare non solo il tipo di pulizia che si desidera, ma anche il modo e i tempi dell’entrata in funzione. Si pensi in tal senso alle applicazioni che permettono al nostro smartphone di interagire con il dispositivo, ad esempio facendolo iniziare ad operare ad un’ora in cui si presume che nessuno sia in casa e decidendone lo spegnimento prima di rientrarvi.

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