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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Spese condominiali: ecco qual è la giusta ripartizione tra proprietario ed inquilino

All'inquilino spettano i costi che si rifanno al naturale deterioramento di un bene. Mentre il proprietario dovrebbe occuparsi dei danni fortuiti. Di seguito l'approfondimento

BRINDISI - I rapporti tra proprietario di una casa ed il suo inquilino non sono sempre idilliaci. Spesso, infatti, accade che possano nascere delle controversie su chi debba sostenere o meno determinate spese condominiali.

Di seguito è proposta una guida che chiarisce quali sono i costi che rientrano nella sfera delle responsabilità dell'inquilino e quali - invece - in quella del proprietario. 

Le spese dell’inquilino

A questa figura spetta il pagamento dei costi di ordinaria amministrazione. Si tratta delle spese necessarie in caso del normale e naturale deterioramento di un bene; mentre, invece, il proprietario dovrebbe occuparsi dei deterioramenti fortuiti.

Le voci a carico dell’inquilino, dunque, sono le seguenti:

- Bollette luce, acqua, gas, aria condizionata, riscaldamento

- Pulizia all’interno dell’appartamento

- Fornitura di servizi comuni nel condominio

- Ordinaria manutenzione dell’ascensore

Le spese del proprietario

A carico del proprietario sono inclusi quei pagamenti che non compresi nella cosiddetta “piccola manutenzione”, a partire dalle attività che riguardano gli spazi comuni e i condomini:

- Manutenzione straordinaria delle facciate, dell’impianto elettrico, di quello idrico o del gas

- Sostituzione caldaia, rubinetto del bagno oppure della cucina

- Ristrutturazione o rifacimento del pavimento di casa

- Riparazione porte, finestre, telai e le varie componenti della serranda

- Installazione o cambio cancello 

- Impianto di illuminazione

- Risistemazione tetto e intonaci

-  Installazione impianto tv

Le responsabilità sui pagamenti

La responsabilità unica nei confronti del condominio per mancanze, ritardi e quant’altro è sempre del proprietario, come avviene in qualsiasi caso di mancato rispetto del regolamento condominiale. Questo vuol dire che la responsabilità dello stesso proprietario è anche legale, nell’ipotesi in cui non dovesse esserci la spesa da parte dell’affittuario.

Oltre al Codice Civile (che regola i rapporti tra inquilino e proprietario nell'articolo 1576), esiste una legge specifica che si occupa di queste spese, la 392 del 1978, la cosiddetta “Disciplina delle locazioni di immobili urbani”. Si tratta di 85 articoli dedicati appunto alla locazione di immobili, gli oneri a carico di inquilini e proprietari e i risarcimenti danni eventuali.

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