rotate-mobile
Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca

Velisti per Caso, tappa in cantiere a Brindisi

BRINDISI – Ma quel grande sloop rosso, affiancato alla banchina del Cantiere Danese, è proprio Adriatica, la barca di Velisti per Caso? Lieve accelerazione al fuoribordo del gommone e allontanamento brevissimo dal gruppo di laseristi in allenamento nello Stadio del Vento di Brindisi.

BRINDISI – Ma quel grande sloop rosso, affiancato alla banchina del Cantiere Danese, è proprio Adriatica, la barca di Velisti per Caso? Lieve accelerazione al fuoribordo del gommone e allontanamento brevissimo dal gruppo di laseristi in allenamento nello Stadio del Vento di Brindisi, giusto per toccare con mano. Sì, è proprio lei, Adriatica, la barca strappata alla ruggine e all’oblio nel 2000 quando era solo uno scafo in acciaio abbandonato tra le erbacce a Fano, solo perché Patrizio Roversi e Syusy Blady si erano persi nella zona industriale della città marchigiana cercando lo svincolo dell’autostrada. Un anno dopo, la Vecchia Rossa (come la chiamano quelli che l’hanno portata in quasi tutti i mari nel mondo dal varo a tempo di record del 2001) era già in acqua pronta ad affrontare quella lunga serie di avventure che molti hanno potuto seguire in tv.

Ma che ci fa a Brindisi, Adriatica? Sapevamo che il 7 settembre era partita da Venezia per una nuova impresa, forse la più bella e memorabile: il giro del mondo sulla stessa rotta compiuta dal grande ammiraglio di Spagna, Ferdinando Magellano, tra il 1519 ed il 1522. In verità l’ultimo tratto dalle Filippine a casa fu compiuto da una sola nave superstite, la Victoria, che toccò terra presso Siviglia il 5 settembre 1522. A bordo solo 18 uomini dei 265 partiti tre anni prima con la spedizione. Magellano era morto il 27 aprile del 1521 in uno scontro con gli indigeni a Mactan, nell’isola di cebu nelle Filippine. Quel giorno rimase ferito anche l’attendente, geografo e biografo ufficiale del viaggio, un vicentino di Nome Antonio Pigafetta, che superando grandi ostacoli dopo il rientro in Spagna e poi in Italia, riuscì a riscrivere il diario della spedizione la cui versione originaria qualcuno aveva provveduto a fare sparire, per celare la cronaca del viaggio di Magellano.

Non a caso la banda di Velisti per Caso ha battezzato la nuova avventura di Adriatica con il nome di Progetto Pigafetta 500, il cui ideatore e responsabile è Piergiorgio Xodo, presidente della Lega Navale Italiana di Vicenza e uno degli animatori dell’Associazione Pigafetta 500, tanti quanti sono gli anni dalla nascita del navigatore veneto di cui a breve ricorrerà appunto il cinquecentenario. Ma in mare le cose a volte non vanno sempre per il verso giusto, ed ecco che la tabella di marcia della prima tappa Venezia - Palermo salta per un’avaria al timone. C’è un pezzo da ricostruire, e Adriatica è andata diritta ad un cantiere che la conosce bene per aver fatto conoscenza con la Vecchia Rossa un bel po’ di anni fa, all’inizio della carriera della barca, quello di Giuseppe Danese.

Adriatica è entrata a Brindisi giovedì scorso, e ci vorranno almeno un altro paio di giorni per risolvere il problema e poter riprendere il mare per la Sicilia, spiega lo stesso Giuseppe Danese appena sbarcato dall’aereo dopo la missione al salone della nautica di Cannes per il Distretto nautico pugliese, che presiede sin dall’inizio. Intanto la città potrà fare conoscenza con Piergiorgio Xodo, che è a bordo, il quale questa sera (domenica 15 settembre) sarà alla Lega Navale di Brindisi per un incontro proprio sul Progetto Pigafetta 500.

Che è aperto a chi cerca l’avventura: chi vuol mettersi alla prova, attraverso il sito www.velistipercaso.it può prenotare una tappa a bordo di Adriatica, versando una quota di partecipazione. Le tappe? Una quarantina: dopo la Sicilia ci sono Spagna, Tenerife, Capo Verde, la traversata atlantica, il Brasile, l’Argentina e la Terra del Fuoco, Capo Horn, Stretto di Magellano, Isola di Pasqua, Cile, Polinesia, Guam, Filippine, Borneo, Oceano Indiano, Madagascar, Sud Africa, poi il ritorno in Europa ed in Mediterraneo. Ci sono Tahiti, Bora Bora, la fatale Mactan e Pitcairn, l’isola degli ammutinati del Bounty, e tante altre meraviglie come i canali e ghiacciai della Terra del Fuoco. Ultime tappe di Adriatica, nell’aprile 2015, Malta-Brindisi e Brindisi-Venezia.

Adriatica è un progetto dello studio bolognese Sciomachen, è lunga 21,43 metri fuori tutto per 5,45 metri di larghezza massima, con cinque cabine doppie e due bagni, e tante attrezzature scientifiche a bordo, quelle dell’Ismar Cnr che serviranno a condurre ricerche ed esperimenti nei vari oceani durante il lungo viaggio sulle tracce di Magellano e Pigafetta.

 

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Velisti per Caso, tappa in cantiere a Brindisi

BrindisiReport è in caricamento