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Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca

Rifiuti, il Comune ora chiede i danni alla società Nubile

"Azione civile per il risarcimento di gravi criticità ambientali ed economiche": conferimento incarico all'avvocato Andrea Sticchi Damiani, scelto dal commissario Castelli. Vani i tentativi per l'escussione delle difejussioni. Per la Procura, l'Oga ha sostenuto maggiori costi per 451mila euro solo nel 2014

BRINDISI – E’ arrivato il momento della resa dei conti economici e ambientali sul versante rifiuti a Brindisi, dove il Comune (solo) ora ha dato il via all’offensiva legale nei confronti della società Nubile, ex gestore della discarica Autigno e dell’impianto di Cdr: chiede i danni alla srl, pretende la restituzione di somme versate in passato ma non dovute e nel frattempo aspetta di procedere con l’escussione della fidejussione dopo tentativi andati a vuoto.

Cesare CastelliL’Amministrazione cittadina scende in campo adesso, sul finire della gestione commissariale affidata a Cesare Castelli, arrivato al timore dell’Ente dopo lo tsunami giudiziario che ha portato all’arresto dell’ex sindaco per corruzione proprio con riferimento all’impianto di Cdr e alle successive dimissioni in blocco dei consiglieri, con conseguente ritorno alle urne. Elezioni, peraltro, non ancora chiuse vista la necessità del ballottaggio.

E’ su decisione di Castelli, infatti, che il Comune presenterà alla Nubile, nel frattempo emigrata in direzione di Bari, il conto che si annuncia particolarmente consistente: l’incarico è stato conferito all’avvocato Andrea Sticchi Damiani del foro di Lecce, con delibera assunta con i poteri della Giunta lo scorso 25 maggio, pubblicata solo ieri, giornata assordita dai risultati delle elezioni della domenica precedente e divulgata oggi a margine della conferenza stampa di saluti di Castelli pronto a lasciare dopo il 19 giugno.

Non ha tollerato il commissario, non ha chiuso gli occhi e soprattutto ha chiesto giustizia in nome e per conto dei brindisini, ai quali proprio di recente sono state notificare le cartelle esattoriali per il pagamento della Tari che resta la più alta d’Italia con 308 euro, in media, per abitante. La ferita c’è, si sente e brucia. Motivo per il quale l’Amministrazione adesso intende procedere legalmente nei confronti della Nubile che, come si ricorderà, subito dopo la risoluzione del contratto decisa dall’Oga (poi commissariata dalla Regione Puglia) aveva anticipato per lettera un’azione risarcitoria di 40 milioni di euro. Il terremoto giudiziario sarebbe arrivato di lì a poco, con gli arresti del 6 febbraio: l’ex amministratore della Nubile, Luca Screti, finì in carcere, per una tangente da 30mila euro versata all’ex sindaco, come poi ha avuto modo di confessare davanti ai pm.

Fino al 9 novembre 2015, data della risoluzione del rapporto negoziale iniziato il 20 luglio 2012, erano volate parole grosse e scambi d’accusa reciproci tra le parti. O meglio tra l’imprenditore e i suoi avvocati e la parte pubblica, con sindaco in testa. La magistratura penale era al lavoro e un’idea l’aveva, arrivando a sostenere che il Comune aveva adottato una sorta di “inerzia colpevole” di fronte alla situazione che si era venuta a determinare. Prima ancora, a maggio 2015, c'era stato il sequestro della discarica per inquinamento della falda.

Vero è che l’Amministrazione “ha già posto in essere azioni idonee a tutela delle proprie ragioni e dei crediti sia contrastando le azioni poste in essere dalla società sia provvedendo a pagamenti proporzionati rispetto alle effettive prestazioni rese e quindi limitando le pretese economiche della Nubile”. E’ tutto scritto nella relazione che costituisce la base su cui il commissario ha deliberato la nomina dell’avvocato Sticchi Damiani.

Il Noe ad AutignoFatta questa premessa, l’ufficio legale interno del Comune ha evidenziato che la situazione ha “comportato conseguenti danni di considerevole entità sotto il duplice aspetto ambientale ed economico”. L’importo da chiedere a titolo di ristoro, quindi, sarà maxi. Non solo. Si viene a sapere con certezza, sempre ora, che “vani sono risultati i tentativi esperiti dall’Amministrazione per escussione delle fideiussioni, a suo tempo prestate a garanzia del contratto d’appalto e depositate agli atti dell’ufficio Contratti”.

Non è escluso che un’iniziativa simile venga adottata dagli altri Comuni dell’Oga che secondo le valutazioni condotte dalla Procura avrebbero subito un danno pari ad almeno 451mila euro solo nel 2014 “in ragione della maggiore ecotassa pagata per il maggiore volume di rifiuto in discarica”. I pm, infatti, hanno contestato anche le ipotesi di truffa e frode perché ci sarebbe stato un “aumento della quota parte di rifiuto avviata a biostabulizzazione e successivo conferimento ad Autigno”.

Nubile, secondo questa impostazione, “in ragione del minor costo sopportato per la produzione, il trasporto e il collocamento sul mercato del Cdr e il minor costo per la biostabilizzazione lucrava indebitamente”: la minore spesa per l’esercizio dell’impianto sarebbe stata pari a tre milioni e 321mila euro.

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