Multiservizi, salvagente dall’Energeko: ipotesi di fusione
Incorporazione per scongiurare il rischio di liquidazione della più importante partecipata del Comune di Brindisi: oggi incontro con i sindacati. Ma resta il nodo del bilancio 2014 chiuso in perdita: va approvato. L'altra società, invece, ha registrato un utile di 15mila euro
BRINDISI – Dal silenzio assordante del Comune di Brindisi sul futuro della partecipata Multiservizi, filtrano indiscrezioni secondo cui sarebbe al vaglio l’ipotesi di fusione per incorporazione con la srl Energeko Gas Italia, l’altra partecipata dell’Amministrazione cittadina che negli ultimi anni ha chiuso i bilanci con il segno più.
Potrebbe essere offerta dall’Energeko la scialuppa di salvataggio per la problematica Multiservizi che rischia la liquidazione in virtù delle disposizioni del decreto Madia, posto che gli ultimi esercizi sono stati chiusi con perdite anche notevoli. Se con riferimento agli ultimi cinque anni, in quattro sono stati registrati risultati negativi, non c’è altro da fare se non staccare la spina: la società deve essere messa in liquidazione, non c’è altro da fare.
Per la Multiservizi la navigazione è alquanto problematica tenuto conto delle perdite contabilizzate sino al 2014, con l’ulteriore complicazione che quest’ultima deve ancora essere ripianata: il consuntivo, come è noto, non è stato approvato e presenta un rosso di oltre un milione e 300mila euro. A voler esser precisi: 1.333.219 euro. La somma è stata resa nel periodo della gestione commissariale, mentre durante l’Amministrazione di centrosinistra, poi caduta per effetto dell’arresto dell’ex sindaco, le previsioni portavano a sostenere un utile. Anche questo resta un mistero, sul quale non ci sono stati chiarimenti dal Comune, neppure ora che con l’arrivo della nuova gestione, a elezione della sindaca Angela Carluccio, è stato inserito nello staff un professionista a cui è stata assegnata la consulenza in materia di partecipate.
I numeri ufficiali sono i seguenti, ormai parte della storia della partecipata: nel 2012 perdita ripianata pari a 3.165.574,66 e nel 2013 rosso per 1.153.550,30 euro, con un ripiano che costò al Comune lo sforamento del patto di stabilità.
Ha, invece, chiuso con un utile la Energeko: 15.072 euro nel 2014 e 15.881 nel 2013. Si attende quello del 2015, mentre l’Amministrazione cittadina per l’anno in corso ha prorogato i servizi affidati in house sino al 31 dicembre, con impegno della spesa complessiva pari a 229.994, 98 euro necessaria per la copertura delle attività di conduzione e manutenzione degli impianti termici a servizio degli immobili di proprietà dell’Ente, così come di quelli di pubblica illuminazione, in regime di global service.
Le condizioni economico-finanziarie della Energeko, quindi, secondo alcuni sarebbero tali da rendere possibile la manovra di salvataggio per la Multiservizi attraverso la fusione per incorporazione. In ogni caso, si rende necessaria l’approvazione del bilancio 2014 con ripiano della maxi perdita, punto sul quale continua a regnare il silenzio dell’Amministrazione cittadina, eccezione fatta per una convocazione dei sindacati di entrambe le partecipate prevista per la mattinata di oggi, 23 novembre.
I lavoratori di entrambe le partecipate chiedono chiarezza, hanno diritto alla verità perché di società del Comune di Brindisi, dopo il periodo della campagna elettorale nessuno ha più parlato. In gioco ci sono 193 posti di lavoro della Multiservizi, a cui si aggiungono i 16 della Energeko.