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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Raccolta dei rifiuti, piattaforma di scarico aperta anche domenica

La società Jonica Servizi srl: "Disponibile un secondo capannone dopo l'ultima ordinanza sindacale. Ridotte al minimo le soste degli autocompattatori sul piazzale". Il Cobas al Comune: "Assunzione di disoccupati di fronte all'emergenza". Oggi incontro con la sindaca

BRINDISI -   Piattaforma per i rifiuti aperta anche nella giornata di domenica con un secondo capannone a disposizione delle operazioni di scarico e successivo carico sui mezzi destinati al trasporto negli impianti dell'Emilia Romagna, dove il conferimento sarà possibile sino al prossino 12 settembre: le novità sono state rese note dalla società Jonica Servizi che gestisce il sito di Brindisi.

Rifiuti in piazza Crispi-2"A seguito dell’Ordinanza della Sindaca n. 18/2016, abbiamo avuto la possibilità di attivare le procedure di scarico dei compattatori provenienti dai Comuni della Provincia di Brindisi, anche nel secondo capannone della piattaforma", si legge nella nota rivolta alla stampa, firmata dal responsabile della piattaforma, Giuseppe Addante. "  Ciò ha permesso di effettuare tutte le operazioni di scarico e successivo carico sui mezzi di grandi capacità destinati ai termovalorizzatori emiliani, all’interno del capannone".

"Inoltre, in virtù della maggiore disponibilità di volumi, la Jonica Servizi S.r.l. ha ritenuto opportuno agevolare la maggiore raccolta di rsu dai cassonetti, decidendo di restare operativi anche nella giornata di domenica; tale apertura è stata dedicata in particolare al Comune di Brindisi, che ha avuto l’opportunità di scaricare quanto raccolto nei due turni notturni e nella prima mattina.  L’Ordinanza ha permesso di ridurre al minimo le soste dei compattatori sul piazzale e, congiuntamente, di fornire alle aziende la possibilità di effettuare ulteriori cicli di raccolta del RSU indifferenziato, a tutto beneficio della Città di Brindisi e dei Comuni della Provincia".

Fin qui il comunicato della società, ma a Brindisi, dal centro alle periferie, restano le lamentele sulla qualità dei servizio di raccolta dei rfiuti svolto da altra ditta e sulle condizioni di pulizia della città. E questa mattina il sindacato Cobas la sindaca Angela Carluccio ed il capo di gabinetto, Nicola Zizzi, per affrontare il tema degli impianti fermi del Cdr e della discarica di Autigno di proprietà del Comune di Brindisi, finiti sotto sequestro nell'ambito di due distinte inchieste della Procura.

"Quaranta lavoratori sono stati licenziati nei mesi scorsi a causa dei sequestri", ha ricordato Roberto Aprile, sindacalista della sigla Cobas. "Abbiamo convenuto con la Amministrazione sulla necessità di fare fronte verso la Regione Puglia  che ha acquisito con la nuova legge   r la competenza sugli impianti, mentre la raccolta sarà compito  dei Comuni".

Il Comune aspetta la visita bel neo responsabile regionale, l'avvocato Grandaliano già presidente dell'Amiu, la municipalizzata di Bari scelta per la gestione anche del servizio di raccolta dei rifiuti a far data dal prossimo primo ottobre. "Dal capoluogo viene confermata la volontà di riattivare gli impianti fermi così come quella di costruire immediatamente quelli programmati per evitare il collasso del sistema dei rifiuti e spese enormi di trasporto in altre regioni che ricadono completamente sulle bollette dei cittadini".

Un mezzo della Nubile entra nel cantiere-2"Il Cobas ha rivolto  un appello  alla Amministrazione Comunale: chiedere alla Ecologica Pugliese l'assunzione di disoccupati  per il periodo estivo  in relazione alla grave emergenza rifiuti in città", dice Aprile. "Questa richiesta  è legittima perchè prevista  dal capitolato di appalto quando il numero degli occupati scende al di sotto del 90 per cento  dovuto a ferie e quant'altro. A questo proposito l'Ente  ha già rivolto un appello e multato la Ecologica Pugliese per inosservanza del Capitolato di appalto".

Nel corso dell'incontro odierno, il Cobas ha anche ricordato che i lavoratori ex Nubile hanno anche subito, di recente la denuncia per interruzione di pubblico servizio in relazione ai giorni di protesta davanti ai cancelli dei siti gestiti dalla società. "Oltre il danno, la beffa".

                               

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