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Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca

Appalti Manutencoop: a Milano dal riesame via libera all'arresto di Levorato

Claudio Levorato, il presidente di Manutencoop, potrebbe comparire davanti al giudice dell’udienza preliminare di Brindisi in stato di arresto anche se a suo tempo il gip aveva rigettato la richiesta di arresto dei pm Nicolangelo Ghizzardi e Giuseppe De Nozza

BRINDISI – Claudio Levorato, il presidente di Manutencoop, potrebbe comparire davanti al giudice dell’udienza preliminare di Brindisi in stato di arresto anche se a suo tempo il gip aveva rigettato la richiesta di arresto dei pm Nicolangelo Ghizzardi e Giuseppe De Nozza, titolari delle indagini sugli appalti Asl, altrimenti nota come Operazione Virus. Levorato infatti è uno dei principali indagati dell’indagine milanese sugli appalti di Expo 2015, che hanno ottenuto dal tribunale del riesame la conferma dell’esigenza della misura di custodia cautelare nei confronti di Levorato, essendo ricorrenti sia il rischio di inquinamento delle prove che quello di reiterazione del reato.

Levorato a Milano è indagato per ipotesi di rivelazione e utilizzo di segreti d’ufficio e turbativa d’asta in concorso con altre persone legate alla cupola degli appalti, secondo gli investigatori, per aver ricevuto informazioni vincolate da segreto sulla gara da 323 milioni di euro Iva esclusa per la Città della Salute di Sesto S.Giovanni, grazie ai rapporti con l’ex esponente democristiano Gianstefano Frigerio. Per Levorato ed altri i pm avevano chiesto al gip l’applicazione della misura degli arresti domiciliari, ma la stessa era stata respinta. Da qui il ricorso al riesame da parte della procura, che ha ottenuto un ribaltamento delle decisioni del giudice delle indagini preliminari sia per Levorato che per altri sette indagati.

Tuttavia l’esecuzione dell’arresto è ancora sospesa, poiché gli avvocati del presidente di Manutencoop hanno proposto ricorso per Cassazione contro la decisione del tribunale del riesame. Il colosso cooperativo emiliano, in un comunicato stampa, ha ribadito l’estraneità alle ipotesi accusatorie sia di Levorato che della stessa società. A Brindisi, Claudio Levorato assieme ad altri 50 indagati per gli appalti alla Asl ha ricevuto qualche tempo fa avviso di conclusione delle indagini da parte del procuratore aggiunto Nicolangelo Ghizzardi e del sostituto procuratore Giuseppe De Nozza. Si attende una richiesta di rinvio a giudizio per la fine dell’estate.

 Il caso che lo riguarda è quello della gara da 10 milioni di euro per l’efficientamento energetico dell’ospedale Antonio Perrino, fondi europei poi perduti dopo il blocco delle procedure di gara conseguente al sequestro degli atti da parte della magistratura. Era intervenuta già la prescrizione invece per la gara da 40 milioni di euro relativa alla gestione dei servizi ausiliari dello stesso ospedale brindisino. Ma mentre a Brindisi, come a Milano, il gip aveva respinto la richiesta di arresto per Levorato, il tribunale del riesame milanese ha ritenuto fondati i motivi del ricorso della procura. In una intercettazione telefonica Frigerio dice a Levorato che “sulla Città della salute tra poco comincia la fase delicata degli esami, dei progetti e così via... bisogna che io da parte mia e lei da sua facciamo ogni sforzo per portare a casa un risultato”, e il presidente di Manutencoop rispondeva: “Si lavora per questo... non si lavora per stare a guardare gli altri”.

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