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Cronaca

Droga, fine della latitanza: preso Daniele Camon

L'indagato, 33 anni, trovato in un appartamento del Centro di Brindisi, tra via Taranto e via Lata.Era riuscito a sfuggire al blitz dei carabinieri del 31 ottobre scorso: è accusato di spaccio di droga.Denunciato per favoreggiamento il brindisino che lo ha ospitato

BRINDISI – Fine della latitanza per Daniele Camon, 33 anni, di Brindisi, irreperibile dallo scorso 31 ottobre, quando i carabinieri hanno dato esecuzione all’ordinanza di arresto Last Travel: il brindisino è stato trovato nella notte in un appartamento del Centro, tra via Taranto e via Lata, dagli uomini dell’Arma e condotto nella sua abitazione in regime di domiciliari. E' stato deferito in stato di libertà per favoreggiamento personale D.C.A., 36 anni, di Brindisi per aver offerto ospitalità a Camon.

CAMON Daniele, classe 1983-3E’ accusato di aver detenuto un “consistente quantitativo di hashish ricevuto da Orlando Carella”, 47 anni, in carcere dalla scorsa estate per spaccio, dopo essere stato fermato dai militari del Norm della compagnia di Brindisi al comando del capitano Luca Morrone e del tenente Luca Colombari. In auto, una Opel, Carella aveva nascosto tre chili di hashish nel vano motore, altri due chili sono stati trovati nella lavatrice dell’abitazione di via Crati, rione Perrino

Nell’impostazione della Procura, sostenuta dal pubblico ministero  Valeria Farina Valaori, il brindisino avrebbe avuto il compito di rivendere la sostanza stupefacente sulla piazza del capoluogo, così come Domenico De Leo, Teodoro Montenegro, Arcangelo Camon, Piero Corsano e Alessandro Liardi. Quest’ultimo venne arrestato il 17 gennaio scorso e in relazione all’accusa di detenzione di droga ai fini di spaccio ha patteggiato la pena a tre anni di reclusione, su istanza del difensore Daniela d’Amuri.

Nel provvedimento di arresto che oggi è stato notificato a Daniele Camon, un ruolo di primo piano è contestato a Giovanni Cannalire, il brindisino suocero di Antonio Di Giovanni, fermato dai militari dopo l’inseguimento che si concluse nei pressi del centro commerciale Ipercoop di Brindisi il 9 agosto scorso. Cannalire riuscì a fuggire correndo lungo le campagne: secondo i carabinieri quella sera c’era anche lui a bordo della Fiat Croma imbottita di hashish, condotta da Di Giovanni. Nel portabagagli furono trovati 85 chili di droga. Erano partiti da Torino, città ritenuta il centro per l’approvvigionamento della sostanza stupefacente.

Daniele Camon è finito sotto inchiesta nel momento in cui i carabinieri hanno iniziato ad ascoltare le conversazioni telefoniche e hanno pedinato Cannalire e Orlando.

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