Sprechi nella spesa farmaceutica: L'Asl vara il piano di razionalizzazione
L'Asl dà un taglio agli sprechi nel settore della spesa farmaceutica. Lo fa attraverso un piano di razionalizzazione che prevede un'attenta attività di monitoraggio dei farmaci prescritti dai medici delle strutture ospedaliere. A un gruppo di lavoro "eterogeneo e coordinato" verrò affidato il compito di vigilare sulle prescrizioni, eliminando eventuali eccessi
BRINDISI – L’Asl dà un taglio agli sprechi nel settore della spesa farmaceutica. Lo fa attraverso un piano di razionalizzazione che prevede un’attenta attività di monitoraggio dei farmaci prescritti dai medici delle strutture ospedaliere. A un gruppo di lavoro “eterogeneo e coordinato” verrò affidato il compito di vigilare sulle prescrizioni, eliminando eventuali eccessi (soprattutto per quel che riguarda i medicinali più costosi). Questo perché “oggi alle aziende sanitarie - si legge in un comunicato firmato dalla responsabile della comunicazione dell’Asl, Giuseppina Scarano - viene chiesto sempre più di ottimizzare l’uso delle risorse disponibili prestando particolare attenzione alla razionalizzazione ed al controllo della spesa farmaceutica che rappresentano una delle più importanti voci di bilancio”.
“L’ultimo rapporto dell’Agenzia Italiana del Farmaco (Aifa)) sul monitoraggio della spesa farmaceutica regionale (gennaio-febbraio 2015) – si legge ancora nel comunicato dell’azienda sanitaria - evidenzia che la Regione Puglia si trova al secondo posto, dopo la Sardegna, per sforamento della spesa complessiva, territoriale ed ospedaliera, sostenuta rispetto al tetto prefissato e che anche presso l’azienda sanitaria brindisina il consumo di alcuni farmaci si discosta dai valori medi nazionali. L’adozione di apposite iniziative tendenti soprattutto a razionalizzare il consumo di alcuni farmaci in termini di appropriatezza prescrittiva permetteranno, quindi, di raggiungere un risparmio annuo di rilevante entità”.
L’asl Brindisi dunque ha predisposto due interventi “a valenza strategica” per il “Governo Clinico” della spesa farmaceutica ospedaliera: “la ricostituzione della ‘Commissione di verifica sull’ appropriatezza delle prescrizioni redatte in ambito ospedaliero e di continuità terapeutica ospedale-territorio’ e l’adozione di un ‘Piano per la razionalizzazione ed il contenimento della spesa farmaceutica ospedaliera’”.
“L’intervento di razionalizzazione e contenimento della spesa farmaceutica ospedaliera - si legge nella nota dell’Asl - mirerà prima di tutto ad implementare specifiche azioni correttive quali la standardizzazione del sistema carichi e scarichi delle farmacie ospedaliere, la riduzione al minimo del prezzo di acquisto dei farmaci ( in particolare di quelli ad alto costo), il monitoraggio costante dei consumi di reparto”.
Tali obiettivi, come accennato, “potranno essere raggiunti attraverso la costituzione di un eterogeneo e coordinato gruppo di lavoro nel quale la farmacia ospedaliera, l’area gestione patrimonio, il controllo di gestione, i direttori medici delle strutture ospedaliere e i dirigenti medici di reparto, favorendo un processo di interazione multidisciplinare finalizzato a creare un percorso di “audit clinico, potranno garantire la costante attenzione all’appropriatezza prescrittiva”.
Preliminarmente verranno adottate azioni di razionalizzazione delle procedure che prevedono, in sintesi, la standardizzare del sistema di carico e scarico farmaci, il livellamento dei prezzi, l’uso di una scheda di monitoraggio all’interno della cartella clinica per il consumo del farmaco ad elevato costo; successivamente l’attenzione riguarderà due principali dimensioni del fenomeno: il principio attivo e il consumo previsto per la singola Unità Operativa permanentemente monitorata.
“Con un piano di razionalizzazione finalizzato al corretto uso dei farmaci, pertanto – conclude l’Asl - sarà possibile traguardare la consapevolezza che la spesa farmaceutica complessiva possa essere razionalmente organizzata e ‘sotto controllo’, per una certezza operativa ed una più efficace e reale offerta sanitaria”.