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Giovedì, 18 Aprile 2024
Cronaca Erchie

Blitz antimafia e scambio elettorale, arrestato anche il sindaco di Erchie

Il primo cittadino Giuseppe Margheriti fra i 27 destinatari di un’ordinanza di custodia cautelare chiesta dai pm della Dda: gli indagati sono accusati – a vario titolo – di associazione mafiosa, scambio politico-elettorale, corruzione, estorsione. Ai domiciliari pure l'ex vice sindaco Domenico Margheriti. In carcere il mesagnese Fabrizio Monte, in passato ritenuto affiliato alla Scu di Campana

ERCHIE – Anche il sindaco del Comune di Erchie e il suo ex vice sono tra 27 i destinatari dei provvedimenti di arresto ottenuti dalla Direzione distrettuale Antimafia nell'ambito delle indagini partite a Taranto anche su presunti scambi poltico-elettorali: Giuseppe Margheriti, proclamato nel 2015 dopo la vittoria con una lista civica di centrodestra, è indagato nell’inchiesta che all’alba di oggi ha portato all’esecuzione delle ordinanze di custodia cautelare, assieme a Domenico Margheriti (nessun legame di parentela fra i due), entrato in Giunta come sindaco in seconda. Nei confronti di entrambi sono stati stati applicati gli arresti domiciliari. In carcere è finito un mesagnese, Fabrizio Monte, in passato accusato di aver fatto parte del sodalizio di stampo mafioso, riconducibile alla frangia rogoliana della Sacra Corona Unita riferibile a Francesco Campana (del fratello Sandro, ora pentito, è stato cognato) e Carlo Gagliardi, ricostruito nell'inchiesta chiamata Apulia, risultato delle indagini condotte dai carabinieri della stazione di Mesagne nel 2006 sul traffico di droga.

Giuseppe MargheritiLE ACCUSE CONTESTATE AL SINDACO E AL VICE

Venti sono gli indagati finiti in carcere e sette ai domiciliari, sono accusati – a vario titolo – di associazione di stampo mafioso a Taranto e nella provincia, scambio politico elettorale, estorsione, corruzione, rapina, riciclaggio, lesioni personali, danneggiamento, detenzione illegale di armi da fuoco e detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.

Non è ancora chiaro con quale ipotesi di reato il primo cittadino di Erchie e il suo ex vice siano coinvolti nel blitz odierno il cui fulcro è nel capoluogo ionico. Giuseppe Margheriti ha già confermato incarico per la difesa al penalista Raffaele Missere del foro di Brindisi, lo stesso che lo ha assistito nell’inchiesta del pm Valeria Farina Valaori sul presunto assenteismo in Comune: lo scorso febbraio venne indagato per peculato in relazione all’uso delle auto di servizio. Giuseppe Margheriti e Domenico avranno modo di chiarire le rispettive condotte nelle prossime ore, davanti al gip, in sede di interrogatorio di garanzia. La difesa, infatti, attende di leggere le contestazioni per replicare.

LE ACCUSE CONTESTATE A FABRIZIO MONTE

Le notifiche dei provvedimenti di arresto sono state delegate agli agenti della Questura di Taranto, del Servizio Centrale Operativo, delle Squadre Mobili di Lecce, Foggia, Brindisi, L’Aquila ed Alessandria, e del Reparto Prevenzione Crimine di Lecce,  col supporto del Reparto Volo e di unità cinofile di Bari.

Secondo l’accusa, il sodalizio “mirava a strutturarsi in centro di potere” in grado di relazionarsi con le realtà istituzionali e con la società civile attraverso la sua capacità di infiltrarsi nel tessuto economico-imprenditoriale locale”. L’associazione avrebbe operato in diversi settori, dall’aggiudicazione di appalti pubblici alle estorsioni, dall’imposizione nelle attività di “movimento terra” al riciclaggio, creando un clima di intimidazione nei confronti di numerosi imprenditori locali che venivano così soggiogati al sistema mafioso. 

La genesi dell'inchiesta e le contestazioni mosse saranno illustrate nel corso della conferenza stampa a Taranto, nella sede della questura, questa mattina alle 10.30.

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