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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Un milione di euro per Brindisi Multiservizi: Iva da pagare e aumento di capitale

Delibera in discussione lunedì. E si scopre che la partecipata potrebbe chiudere con un utile di 136mila euro a fine dicembre. Ok dei revisori dei conti all’assestamento di bilancio del Comune

BRINDISI – Un milione di euro da versare alla Multiservizi per saldare il debito verso l’Erario per l’Iva non pagata e al tempo stesso per avviare l’operazione di aumento del capitale della partecipata del Comune di Brindisi che, per la prima volta dopo anni, dovrebbe chiudere il bilancio in positivo. Più 136mila euro, stando al prospetto dei conti certificato dal collegio sindacale.

Lo stanziamento costituisce la principale manovra di assestamento del bilancio dell’amministrazione cittadina, socio unico della Brindisi Multiservizi, che conta il maggior numero di dipendenti tra le partecipate pubbliche (184) e che ha sulle spalle una serie di perdite consistenti, l’ultima delle quali – pari a un milione e 185mila – ha determinato lo sforamento del patto di stabilità nel 2014, con conseguenze che si fanno ancora sentire.

La delibera sarà posta in discussione lunedì prossimo in consiglio comunale dall’assessore al Bilancio, Carmela Lo Martire, dopo quella relativa alla sostituzione del consigliere Italo Lucio Licchello nella commissione speciale Statuto e Regolamento. Al suo posto il neo-entrato consigliere di Impegno sociale, Vito Gloria, ex Sel. Subito dopo i lavori si concentreranno sui numeri da cui dipendono le condizioni di salute delle finanze pubbliche, legate anche alle sorti della Multiservizi.

Stamattina, proprio in vista dell’appuntamento in aula di lunedì, è stato notificato il parere favorevole del collegio dei revisori dei conti del Comune, presieduto da Antonio Simone (componenti Raffaele Petracca e Alberta Caterina Colella): “La proposta di assestamento generale al bilancio 2015 è resa necessaria da effettive esigenze di provvedere ai fabbisogni di settori e alla realizzazione di programmi dell’Ente”, hanno scritto precisando che si utilizzano “risorse delle quali è stata accertata la disponibilità, che sono rispettati i criteri di legge e che viene assicurato il mantenimento degli equilibri e del pareggio” del documento contabile.

La richiesta di assestamento è legata sostanzialmente alla domanda pervenuta dalla Multiservizi per un “versamento in conto futuro aumento di capitale sociale”, dopo un trend negativo della società che a quanto pare è stato invertito se nella relazione scritta dall’amministratore unico della società, l’avvocato Francesco Trane, anche capo dell’ufficio Legale del Comune, si rimanda ai conti prospettici  in cui si evidenzia un utile, al lordo delle imposte.

Con la missiva Trane chiede la somma di un milione euro  per tre motivi: innanzitutto per procedere al versamento in favore dell’Erario a titolo di Iva per l’anno 2014 per il quale c’è “impellenza” perché deve essere “effettuato entro la data del 27 dicembre 2015, termine ultimo per esercitare l’istituto del ravvedimento operoso che consentirebbe di evitare un danno per la società e quindi per il socio unico”.

Lavoratori della MultiserviziDopo quella data sono possibili sanzioni e interessi da parte dell’Agenzia delle Entrate. Non solo. C’è il rischio della “contestazione del riveniente reato penale in capo all’organo di amministrazione della società”, ha scritto Trane ricordando che la “società non ha potuto godere, per l’anno in corso, della liquidità dell’Iva fatturata a causa della nuova normativa in vigore da primo gennaio scorso che ha introdotto l’istituto dello split payment”.

Il milione di euro serve anche per il “potenziamento della situazione patrimoniale della Multiservizi che agevolerebbe sia l’entrata a regime dei rapporti tra questa società e il Comune di Brindisi secondo la nuova disciplina, in corso di adozione, che sarà dettata attraverso il contratto di servizio, sia l’eventuale ipotesi di fusione della Bms con altre partecipate”. Infine, il versamento risponde alla “necessità di fruire di maggiori risorse per fronteggiare gli oneri della gestione societaria a fronte della crescita dei servizi affidati dal Comune in termini maggiori, attrezzature, mezzi, macchinari, forniture e spese del personale”.

“Ai fini della valutazione della presente istanza, si ritiene utile evidenziare che il trend reddituale dell’esercizio in corso lascia trasparire la possibilità, assai concreta, che il bilancio della società potrà chiudersi in pareggio come da situazione contabile al 24 novembre nonché da bilancio prospettico al 31 dicembre 2015”, entrambi certificati dal collegio sindacale della Multiservizi, presieduto da Francesco Forleo, componenti Francesca Buscicchio e Vincenzo Di Giulio.

I tre sono stati chiamati a esprimersi “previa convocazione verbale d’urgenza al fine di verificare lo stato dei conti sociali dopo l’aggiornamento delle scritture contabili” a tre giorni fa: al 24 novembre “il collegio prende in visione il bilancio che evidenzia un utile d’esercizio pari a 94.826,43 euro”. Il prospetto che riporta scritture di assestamento e rettifica evidenzia “un utile di 136.407 euro, al loro delle imposte quantificate in 80mila euro”. Somma che deriva dalla differenza tra le voci di costo, ammontanti a un milione 953.953,24 euro e quelle dei ricavi, pari a un milione e 860.546,74.

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