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Cronaca

Attentato alla villa estiva di Luperti, dieci telecamere al vaglio della Mobile

Acquisite quelle lungo la litoranea: da visionare i filmati della settimana precedente e dei giorni successivi all’azione incendiaria del 13 gennaio. A fine mese audizione dell’assessore e del sindaco di Brindisi in Commissione Ambiente del Senato sul Consorzio di Torre Guaceto

BRINDISI – Dieci telecamere lungo la litoranea Apani e almeno sette giorni di registrazione: potrebbero essere stati inquadrati da una delle postazioni sulla costa a Nord di Brindisi, gli autori dell’attentato incendiario ai danni della villetta estiva dell’assessore Pasquale Luperti, bersaglio di qualcuno che voleva recapitare un messaggio intimidatorio al titolare della delega all’Urbanistica. E lo ha fatto di notte, dando fuoco al deposito che si trova sul retro della costruzione, nei pressi del Lido Arca di Noè.

Le indagini su quanto avvenuto a cavallo tra il 12 e il 13 gennaio sono affidate agli agenti della Squadra Mobile che, nei giorni scorsi, hanno acquisito l’hard-disk del sistema di videosorveglianza che il Comune di Brindisi ha posto a protezione della strada che costeggia il mare. Le immagini sembrano nitide, sono state consegnate ai poliziotti della Scientifica per essere lavorate e costituiscono l’unico elemento disponibile – al momento – nella ricerca dei responsabili e di, conseguenza, del movente. Chi è stato e perché? 

La speranza investigativa, infatti, è che almeno una delle dieci telecamere abbia inquadrato qualcosa, un’auto, una moto o un qualsiasi altro mezzo, in modo tale da procedere con un primo piano della targa e risalire al proprietario oppure a chi lo ha in uso. L’apporto dalla tecnologia può arrivare solo dalla settimana precedente l’attentato e dai giorni immediatamente successivi. Di nessun aiuto, come è noto, sono le telecamere della villetta perché lo stesso assessore si è accorto che non erano in funzione solo quando gli agenti gli hanno chiesto di consegnare il filmato: black-out da oltre un mese.

Che il destinatario dovesse essere Luperti non ci sono dubbi, né mai ce ne sono stati. Resta il dubbio sul motivo per il quale gli autori hanno deciso di appiccare il fuoco nel deposito del retro e non alla villetta. La prima stima dei danni, ha portato a quantificare una somma pari ad almeno 15mila euro. Consales e Luperti

Allo stato, per quanto è dato sapere, la pista che resta battuta con maggiore convinzione è quella che rimanda all’attività amministrativa di Luperti e in modo particolare alle ultime riunioni alle quali l’assessore ha partecipato. Tra queste c’è l’assemblea del consorzio di Gestione di Torre Guaceto che si è tenuta il 28 dicembre scorso, nel corso della quale il Comune di Brindisi ha ribadito il proprio “no” alla gestione privata della zona adibita a parcheggio, a servizio dell’Oasi, affermando la necessità che lo spazio resti pubblico. Uno dei “no” dell’Amministrazione cittadina che potrebbero essere stati mal recepiti da qualcuno, sicuramente non l’unico, come peraltro sostenuto dal sindaco Mimmo Consales, la mattina successiva all’attentato incendiario.

La questione Torre Guaceto sarà presa in esame a fine mese dalla Commissione Ambiente del Senato, dove saranno sentiti sia l’assessore Pasquale Luperti che il primo cittadino. Entrambi hanno ricevuto la convocazione per l’audizione, notificata alla segreteria personale di Consales.

La richiesta di un’istruttoria parlamentare, sulla falsa riga di un’indagine conoscitiva sulla storia del Consorzio e soprattutto sugli ultimi avvenimenti, in primis le dimissioni a catena di alcuni componenti, porta la firma di due senatori brindisini, da un lato Vittorio Zizza dei Conservatori e Riformisti e dall’altro Salvatore Tomaselli del Pd. Consales e Luperti dovrebbero essere i primi ad essere “interrogati” ed è facile immaginare che in quella sede i senatori rivolgano ai due domande sull’attentato. Anche perché la richiesta di Tomaselli e Zizza è arrivata il giorno stesso della notizia dell’episodio. Nulla, invece, è stato detto rispetto all’ipotesi di commissariamento del Consorzio ventilata dal Ministero dell’Ambiente e ancora in esame.

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