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Cronaca

"Cerano, stop al carbone e basta con il gioco al massacro dei ribassi"

Oggi la conferenza dei capigruppo a Palazzo di città sul riesame dell'Aia. Rossi e Cellie di Bbc propongono un Consiglio comunale: "Abbiamo anche chiesto di aprire un tavolo con Enel, Versalis Avio e tutte le grandi aziende per sottoscrivere accordi che regolino in modo chiaro e trasparente l'aggiudicazione degli appalti" Siamo determinati nel voler spezzare ogni legame e controllo politico che potrebbe esserci nella fase di assegnazione degli appalti chiedendo a tutte le aziende di rendere chiaro il programma dei lavori e dei relativi appalti, consentendo a tutte le aziende, in particolare quelle del nostro territorio, di poter partecipare senza ricorrere alla procedura dei massimi ribassi

BRINDISI - "Cerano, stop al carbone e basta al con il gioco al massacro dei ribassi": la duplice richiesta è stata avanzata dagli esponenti di Brindisi Bene Comune, Riccardo Rossi e Giuseppe Cellie in occasione della conferenza dei capigruppo al Comune, convocata per discutere del riesame dell’Aia per la Centrale Enel, in vista del nuovo incontro presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri previsto il 2 maggio.

Riccardo Rossi-7

"Siamo quindi giunti ad uno snodo fondamentale riguardante la centrale di Cerano, con il parere negativo espresso in sede di riesame Aia dal Comune e soprattutto con quello arrivato dal Ministero della Salutecon una approfondita relazione e 15 prescrizioni", dicono i consiglieri di opposizione. "Abbiamo chiesto alla Sindaca un pieno sostegno delle posizioni espresse dal Ministero della Salute e di procedere con la richiesta di acquisizione sul tavolo della presidenza del Consiglio di tutti gli studi scientifici che attestano il danno sanitario prodotto dall’utilizzo del carbone. Ma soprattutto abbiamo  l’apertura di un nuovo tavolo presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri con il quale Governo, Regione, Comune di Brindisi ed Enel si possano confrontare per avviare un percorso che traguardi il superamento della centrale a carbone di Cerano. I tempi sono più che maturi per affrontare il tema della fine del carbone a Brindisi, una scelta innanzitutto politica che deve coinvolgere il Governo italiano, che ricordiamo è il principale azionista di Enel e ne nomina anche i vertici"

"Un tavolo fondamentale perché siamo assolutamente consapevoli che occorre programmare con i dovuti investimenti comunitari, nazionali e regionali la chiusura dell’economia del carbone. Un processo che dobbiamo governare e non subire", sottolineano Rossi e Cellie. "Un secondo punto che abbiamo posto all’attenzione della sindaca nella odierna capigruppo è la drammatica e conflittuale fase che si è aperta in città con i cambi di appalto delle aziende sia per la centrale Enel che nel Petrolchimico. Per questo riteniamo necessario un tavolo con Enel, Versalis Avio e tutte le grandi aziende del territorio  allo scopo di sottoscrivere accordi che regolino in modo chiaro e trasparente l’aggiudicazione degli appalti".

Protesta lavoratori Nubile all'esterno della centrale Enel di Cerano-2

"E' indispensabile spezzare ogni legame e controllo politico che potrebbe esserci nella fase di assegnazione degli appalti chiedendo a tutte le aziende di rendere chiaro il programma dei lavori e dei relativi appalti, consentendo a tutte le aziende , in particolare quelle del nostro territorio, di  partecipare senza ricorrere alla procedura dei massimi ribassi ma garantendo condizioni sostenibili per le aziende locali e mantenendo invariati i livelli occupazionali nei passaggi di cantiere. Non possiamo più assistere ad assegnazioni di appalti al massimo ribasso che producono ad ogni passaggio esuberi e peggioramento delle condizioni dei lavoratori".

"Abbiamo anche chiarito che la richiesta di superamento della centrale Enel di Cerano non è in contraddizione con la richiesta alle grandi aziende, e quindi anche ad Enel, di un protocollo d’intesa per l’assegnazione degli appalti: garantire il rispetto dei lavoratori e del territorio che le ospita sono elementi imprescindibili nel rapporto con esse. Abbiamo chiesto che su questi temi sia convocato un Consiglio Comunale.  Siamo disponibili a confrontarci con tutti i gruppi consiliari ma riteniamo dirimenti alcune questioni sulle quali non siamo disposti a mediare: chiusura della stagione del carbone e superamento della Centrale di Cerano, rispetto dei lavoratori e la convocazione del tavolo per la trasparenza negli appalti. Non siamo assolutamente disponibili alle manfrine e alle manovre buone solo per prendere tempo"

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