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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca

Il sindaco a giudizio per concussione, abuso e truffa. Prosciolti due dirigenti

Una lunga discussione quella dei pm Savina Toscani e Giuseppe De Nozza, nell'udienza in camera di consiglio al termine della quale il gup di Brindisi, Maurizio Saso ha rinviato a giudizio il sindaco e altre tre persone per truffa abuso d'ufficio e concussione

BRINDISI - Una lunga discussione quella dei pm Savina Toscani e Giuseppe De Nozza, nell’udienza in camera di consiglio al termine della quale il gup di Brindisi, Maurizio Saso ha rinviato a giudizio il sindaco e altre tre persone per truffa abuso d’ufficio e concussione. Prosciolti, e quindi fuori del tutto dal procedimento, i due dirigenti del Comune.

Lunga è stata anche l’arringa dei legali dei sei imputati, la più lunga quella di Massimo Manfreda, difensore del primo cittadino e infine la sentenza di non luogo a procedere parziale anche per il primo cittadino, ma solo relativamente alle ipotesi di abuso d’ufficio e falso riguardo alla questione Culturamiamo. 

In particolare il capo di gabinetto Angelo Roma è stato prosciolto per non aver commesso il fatto dal capo A, ossia dalla truffa, mentre sia Roma che Tommaso Gagliani, dirigente dei servizi finanziari, e infine anche Consales sono stati prosciolti per il capo B (abuso d’ufficio e falso). Il processo, a questo punto per quattro persone avrà inizio il 7 novembre dinanzi al Tribunale di Brindisi in composizione collegiale.

Il pm Giuseppe De NozzaDurante l’udienza preliminare durata più di due ore i due pubblici ministeri hanno ripercorso nel dettaglio tutto l’iter amministrativo che ha portato all’approvazione degli atti che hanno consentito la proroga del servizio di call center e rassegna stampa alla News Sas che fu del sindaco (e per l’accusa lo è stata anche dopo) e della predisposizione della delibera per l’assegnazione alla società Motumus dell’evento Culturamiamo.

Infine anche la questione Equitalia, e il focus sulle ipotesi di concussione contestate a Consales in concorso con l’ex direttore della sede di Brindisi, Giuseppe Puzzovio, per le pressioni fatte sui dipendenti dell'agenzia perché mettessero a disposizione i propri conti correnti per pagare un debito personale del primo cittadino, dall’ammontare di 315mila euro e saldato per 20mila euro. Dall’opposta prospettiva anche gli avvocati sono scesi nel dettaglio di ogni singola posizione, chiudendo infine con la richiesta al giudice di emettere sentenza di non luogo a procedere.

Il pm Savina ToscaniIl gup ha deciso alle 14.30. Affronteranno il processo Cosimo Consales, il sindaco di Brindisi, classe '59, difeso dall'avvocato Massimo Manfreda; Alessio Vincitorio, 38 anni, di Brindisi, new entry nella News Sas, difeso dall'avvocato Carmelo Molfetta; Sabino Porro, 56 anni, residente a Durres in Albania, difeso dall'avvocato Carmelo Molfetta, socio storico di Consales nella News; Giuseppe Puzzovio, ex direttore dell'agenzia di Brindisi di Equitalia, 68 anni, residente a Bari, difeso dall'avvocato Pio Tommaso Caputo. Fuori del tutto dal procedimento , Angelo Roma, dirigente dell'ufficio di gabinetto difeso dall’avvocato Angelo Roma; Tommaso Gagliani, di Latiano, dirigente dei Servizi finanziari difeso dall'avvocato Giancarlo Camassa.

L’accusa rileva un conflitto di interessi di circa 800mila euro, tra società e questioni private. La somma in questione sarebbe l’ammontare del debito della società di comunicazione appaltatrice del Comune, News Sas, amministrata dal sindaco fino al 2012. Secondo i pm Giuseppe De Nozza e Savina Toscani, la News Sas, sarebbe però stata di fatto riconducibile a Consales, giornalista, anche in epoca successiva.

L'avvocato Massimo ManfredaEcco le imputazioni: Consales risponde di truffa e di abuso d’ufficio, in concorso con, Sabino Porro, il suo socio storico nella News Sas, le cui quote il primo cittadino ha lasciato nel maggio 2012, con Alessio Vincitorio, attuale amministratore della società e con il dirigente dell’ufficio di gabinetto del Comune Angelo Roma per aver “sottaciuto” la condizione debitoria per circa 428mila euro di cui 385mila di debiti tributari e verso istituti previdenziali della società e per averle affidato, in regime di proroga, il servizio di rassegna stampa e comunicazione istituzionale del Comune. Inoltre Consales avrebbe continuato a utilizzare, anche dopo la cessione delle sue quote, l’auto (una Ford Kuga) e i telefoni aziendali.

Il primo cittadino, poi, in concorso con i due dirigenti comunali, Angelo Roma e Tommaso Gagliani (Servizi finanziari), difeso dall’avvocato Giancarlo Camassa, rispondeva di abuso d’ufficio e falso per le irregolarità compiute per affidare alla società Motumus l’organizzazione dell’evento Culturamiamo Brindisi creativa 2012, ovvero il cartellone di iniziative estive e natalizie. Lo stanziamento previsto è di circa 153.000 euro. Questo capo di imputazione non è più in addebito ai tre cui era stato attribuito.

In concorso con Giuseppe Puzzovio, ex direttore dell’agenzia di Brindisi, Consales risponde infine di concussione e di abuso d’ufficio. I dipendenti di Equitalia sarebbero stati costretti ad accettare in contanti il pagamento a rate di una somma complessiva pari a 315mila euro, debito personale del sindaco. Puzzovio avrebbe inoltre messo a disposizione di Consales il proprio conto corrente per l’emissione di un assegno circolare di 4.500 necessario al pagamento di una delle rate pattuite.

Il Comune, citato fra le parti offese, nonostante il sindaco giorni fa avesse dichiarato di aver insistito per la costituzione di parte civile, non si è presentato in udienza perché proprio stamani (quando ormai sarebbe stato comunque troppo tardi anche in caso contrario) la giunta ha bocciato la delibera in questione in una seduta straordinaria presieduta dal vicesindaco Giuseppe Marchionna.

Gli assessori hanno considerato che “l'istituto della costituzione di parte civile da parte di enti locali contro i propri amministratori o dirigenti e funzionari che siano sottoposti a procedimento penale, è sostanzialmente un atto ininfluente ai fini della formazione del giudizio in sede penale”, per altro l’eventuale responsabilità “viene perseguita d’ufficio dalla magistratura contabile”. Non vi sono state altre costituzioni di parte civile in sede di udienza preliminare.

La reazione del centrodestra. Nel pomeriggio, le forze di centrodestra sono intervenute sul rinvio a giudizio del sindaco con una nota in cui spiegano di voler attendere qualche giorno prima di prendere una posizione ufficiale.  "Senza voler entrare nel merito processuale, affidato agli organi competenti – si legge in nota stampa firmata dai capigruppo di Italia, Futuro e Libertà, Brindisi Avanti Veloce, La Puglia prima di tutto e Movimento Regione Salento - avendo appreso delle decisioni del giudice in ordine al rinvio a giudizio del Sindaco di Brindisi ed altri ed avendo conosciuto la decisione della giunta municipale di non far costituire parte civile il Comune di Brindisi, faremo le nostre valutazioni e comunicheremo la posizione dei gruppi consiliari di opposizione di centrodestra nei prossimi giorni".

   
 
 

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