rotate-mobile
Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca

Braccialetto elettronico, la procedura allunga i tempi delle scarcerazioni

Alla fine anche i difensori di Francesco Curto, lo "Svedese", e di Antonio Del Fiore, un cliente sanvitese dello spacciatore brindisino, ottengono gli arresti domiciliari. Li ha concessi il tribunale del riesame, cui si rivolti gli avvocati Ladislao Massari per Curto e Andrea D'Agostino per Del Fiore

BRINDISI - Alla fine anche i difensori di Francesco Curto, lo "Svedese", e di Antonio Del Fiore, un cliente sanvitese dello spacciatore brindisino, ottengono gli arresti domiciliari. Li ha concessi il tribunale del riesame, cui si rivolti gli avvocati Ladislao Massari per Curto e Andrea D'Agostino per Del Fiore, dopo la camera di consiglio del 28 aprile, prescrivendo l'impiego del braccialetto elettronico per entrambi gli indagati e stabilendo il termine del 3 maggio per l'esecuzione del provvedimento. Ma mercoledì sera Del Fiore era ancora in carcere: una questione di competenze e procedure collegate all'uso del braccialetto elettronico che rendono più lungo l'iter del passaggio dal carcere al domicilio dove proseguire la custodia cautelare.

Alla polizia penitenziaria tocca la parte preliminare che culmina nel trasferimento del detenuto sino all'abitazione, ma non prima che i carabinieri abbiano compiuto il previsto sopralluogo per accertare che la casa abbia un collegamento alla rete fissa Telecom perfettamente funzionante, poichè viaggia sulla linea telefonica il segnale del braccialetto, il cui monitoraggio tocca all'Arma, e in caso contrario la misura sostitutiva della carcerazione non può essere applicata.

I carabinieri hanno effettuato il sopralluogo per Del Fiore nel pomeriggio del 30 aprile, a casa sperano di vederlo oggi 1 maggio. Per gli otto indagati dell'operazione "Lo Svedese" condotta il 14 aprile dalla sezione antidroga della Mobile brindisina è stata più veloce la definizione delle indagini - già notificato l'avviso di conclusione delle stesse - che quella dell'applicazione della misura alternativa alla detenzione in carcere. Se il braccialetto elettronico compenserà i nuovi oneri a carico di polizia penitenziaria e carabinieri con un più agevole e meno oneroso controllo dei detenuti ai domiciliari, sarà davvero un passo in avanti. Per ora le tabelle di marcia del rodaggio evidenziano i problemi appena descritti.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Braccialetto elettronico, la procedura allunga i tempi delle scarcerazioni

BrindisiReport è in caricamento