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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca

Truffa dello specchietto in aumento, indagini di polizia e carabinieri

Allarme "truffa dello specchietto", piovono segnalazioni nel Brindisino, nel Leccese e anche in provincia di Taranto. Ad agire sarebbe una Wolksvagen Golf di colore bianco con a bordo soggetti con marcato accento siciliano, in alcuni casi è stata segnalata anche un'Audi

BRINDISI – Allarme "truffa dello specchietto", piovono segnalazioni nel Brindisino, nel Leccese e anche in provincia di Taranto. Ad agire sarebbe una Wolksvagen Golf di colore bianco con a bordo soggetti con marcato accento siciliano, in alcuni casi è stata segnalata anche un'Audi. La stradale di Brindisi, il commissariato di Mesagne con i colleghi di Lecce e Taranto sono già a lavoro per individuare i responsabili.

Perchè una cosa è certa: di truffa si tratta. Sono numerose, infatti, le segnalazioni che giungono alle sale operative del 113 e del 112 di episodi che raccontano di automobilisti che fermano altri automobilisti, dopo una manovra di sorpasso, e fingendo di aver avuto un danno allo specchietto retrovisore chiedono il risarcimento. Ci sono anche casi in cui i truffatori fingono di avere l'auto in panne, si appostano sulle piazzole di sosta e chiedono aiuto alle auto di passaggio. Quando qualcuno si ferma, però, si ritrova vittima di truffa, in alcuni casi di vere e proprie rapine: sotto la minaccia di armi vengono chiesti soldi.

Si tratta di episodi che, con dati alla mano, sono in aumento. La Polizia stradale di Brindisi e il commissariato di Mesagne hanno già individuato e identificato alcuni responsabili ma il fenomeno è ancora in crescita. Qualche settimana fa, inoltre, incappò in una situazione simile il presidente di un'associazione di consumatori di Brindisi. L'episodio si verificò in via Cappuccini, la vittima riuscì a intercettare in tempo l'imbroglio e mise in fuga il presunto truffatore informandolo che stava per chiamare le forze dell'ordine. L'automobilista si allontanò scusandosi.

Del resto non è la prima volta che le forze dell'ordine sono impegnate in operazioni di questo genere. Qualche anno fa la Sezione volanti della questura di Lecce sgominò una vera e propria banda di truffatori, si trattava di una famiglia di nomadi di origini siciliane, si concluse con un arresto, alcune denunce e con l'emissione di un foglio di via per tutta la numerosa famiglia. A tutti fu vietato di mettere piede nel territorio Leccese. Negli anni successivi si accertò che questa famiglia di nomadi continuava a frequentare il Salento, accampandosi nelle marine al confine con la provincia Leccese. Fu accertato, sempre con dati alla mano, che quando comparivano questi soggetti, aumentavano le truffe sulle strade ma anche i furti in appartamento.

Non si esclude che le indagini che stanno conducendo i poliziotti brindisino si concludano con un risultato simile. Intanto la raccomandazione che viene dal capo della polizia stradale di Brindisi, Gianfranco Martorano, è unica per tutti gli automobilisti “Quando si nota gente in difficoltà sul ciglio della strada non bisogna fermarsi ma chiamare il 113”.

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