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Cronaca

Massi sulla costa a Carisciola: via le auto dei bagnanti affezionati al luogo

Massi sulla costa a Carisciola, l’agglomerato di abitazioni estive oltre il lato sinistro della Lama della Mezzaluna, a Santa Sabina, costa di Carovigno. Sorpresa questa mattina per i bagnanti provenienti da vari centri dell’entroterra

CAROVIGNO – Massi sulla costa a Carisciola, l’agglomerato di abitazioni estive oltre il lato sinistro della Lama della Mezzaluna, a Santa Sabina, costa di Carovigno. Sorpresa questa mattina per i bagnanti provenienti da vari centri dell’entroterra che da anni frequentano le minuscole spiaggette del luogo, alla comparsa di una squadra di operai che con pala meccanica e camion hanno perimetrato sia la scogliera che un’ampia porzione di terreno retrostante, dove solitamente vengono parcheggiate le auto di coloro che frequentano quelle calette.

Vista mare con massi-2Il posto non offre molto spazio per sdraio e ombrelloni. Bisogna arrivare di mattina presto anche ora, che la stagione non è inoltrata. Dalle 10 si è out e bisogna andarsi a cercare un altro posto per trascorrere alcune ore a mare. Da oggi bisognerà cercarsi un altro posto anche per parcheggiare le auto. Non è chiaro se la collocazione della lunga teoria di massi sia stata una mossa del Comune per interdire alle auto il parcheggio lungo la costa, oppure se si tratti solo dell’inizio di un intervento di riqualificazione del luogo.

Carisciola (altrimenti nota anche come “La Nostra Famiglia” per la presenza di una vecchia colonia dell’ente assistenziale) in verità avrebbe avuto bisogno già da parecchi anni di una politica urbanistica che impedisse la costruzione di ville e villette a ridosso della scogliera, che hanno realmente compromesso il paesaggio del luogo (dove esisteva anche un vincolo archeologico e la presenza di manufatti e sepolture di epoca antichissima). E i massi di questa mattina non hanno certo migliorato la situazione. “Radio bagnante” ha diffuso varie ipotesi sul blitz a base di blocchi calcarei: “forse diamo fastidio a un assessore comunale che abita da queste parti”, oppure “hanno detto che devono realizzare dei muri a secco” (nella foto: vista mare con massi).

La pala meccanica scarica i massi-2Resta il fatto che gli operai hanno fatto spostare le auto per realizzare l’intervento, e che la gente non sa dove potrà parcheggiare in futuro. Magari accadrà come nella tartassatissima borgata di Specchiolla, non frequentata da bagnanti di Carovigno anche  se rientra in quel territorio, dove i tratti di spiaggia lasciata libera sono un paio di brandelli tra numerose concessioni rilasciate dal Comune, e dove i parcheggi privati a pagamento sono sorti come funghi per un business stagionale inventato alcuni anni fa, ma che nessuno si sogna di attuare ad esempio a Santa Sabina, dove vanno in vacanza gli elettori di Carovigno (nella foto: la pala meccanica scarica i massi).

Non si può più parcheggiare-2Fatto sta che il gesto del masso sulla costa come sistema di interdizione è visto molto male: un privato lo fece due anni fa tra Monticelli e Quarto di Monte sulla costa di Ostuni, senza alcuna autorizzazione del Comune e guarda caso nei paraggi c’erano un paio di parcheggi a pagamento (privati). La politica di attrezzare lungo la costa aree di sosta per le auto è giusta, ma per evitare speculazioni e spesso abusi, devono essere i Comuni a realizzarli e a curarne l’affidamento in gestione. Solo così si può favorire il rispetto delle ordinanze e delle direttive regionali sulla tutela del demanio costiero. Ma anche bloccando la cementificazione a ridosso del mare (nella foto: non si può più parcheggiare).

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