Compostaggio, salta la seduta consiliare a Carovigno. Operazione fallita

CAROVIGNO - Manca il numero legale, anche per assenze nella maggioranza che sostiene il sindaco Mimmo Mele, e salta la seduta del consiglio comunale di Carovigno convocata per deliberare sul sito dell'impianto di compostaggio che l'amministrazione comunale si era offerta di ospitare nel proprio territorio. O meglio, formalmente sarebbe stato così, ma l'impatto sarebbe stato a carico soprattutto dei confinanti agri dei Comuni di Brindisi e San Vito dei Normanni, e dei cittadini di questi centro che vivono nelle villette, e che si sarebbero ritrovati come scomodo vicino l'impianto, e si sarebbero svegliati col rombo dei camion carichi di frazione organica.

Molto probabilmente non ci sarà una nuova convocazione sullo stesso tema. Il pressing di vari sindaci si sta orientando verso la concentrazione del compostaggio verso unìunica grande struttura, ubicata nella zona industriale di Brindisi. Secondo Mauro D'Attis, Massimiliano Oggiano e Giampiero Pennetta, che si erano recati a Carovigno per assistere alla seduta consigliare poi sospesa, si dovrebbe potenziare l'impianto già esistente, la via più breve per non rischiare di uscire fuori dai tempi richiesti dalla Regione Puglia, perdendo anche risorse finanziarie già disponibili.

Per gli abitanti della contrade in agitazione per le intenzioni manifestate dall'amministrazione di Carovigno (il sito individuato si trova sulla destra della provinciale che dalla ex statale 16 Brindisi-San Vito conduce alla borgata di Serranova), sono ora molto più tranquilli, anche se deporranno definitivamente cartelli e striscioni a vicenda definitivamente risolta.