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Cronaca

Caso Cucchi, carabiniere di Brindisi diffamato su Fb: processo dopo il post

Rinviato a giudizio un uomo di 54 anni che sul social aveva pubblicato la foto del vice brigadiere Francesco Tedesco, indagato per omicidio preterintenzionale, in costume da bagno con una frase ritenuta offensiva per l'onore e la reputazione: prima udienza a luglio 2018. L'imputato è accusato anche di istigazione a delinquere e trattamento illecito dei dati personali

BRINDISI – Con le accuse di diffamazione, istigazione a delinquere e trattamento illecito dei dati personali, un uomo di 54 anni è stato rinviato al giudizio del Tribunale dopo la denuncia sporta dal vice brigadiere di Brindisi, Francesco Tedesco, indagato nel processo sulla morte di Stefano Cucchi per omicidio preterintenzionale in concorso con quattro militari.

Il 54enne il prossimo 5 luglio 2018 dovrà difendersi dalle accuse mosse dalla Procura in relazione alla pubblicazione sul suo profilo Facebook di una foto di Tedesco accompagnata da una frase. Il carabiniere brindisino era in costume da bagno e a descrizione dello scatto c’erano parole ritenute offensive perché lesiva dell’onore e della reputazione del militare. La pubblicazione risale al 5 gennaio 2016 e conteneva anche l’invito rivolto ad altri utenti del social a condividere quel post, dopo aver ricordato che Tedesco aveva a sua volta denunciato la sorella di Stefano Cucchi, Ilaria, per aver pubblicato quello scatto fotografico.

Gli avvocati che assistono Tedesco, Eugenio Pini del Foro di Roma e Massimo Ciullo del Foro di Brindisi,  hanno depositato diverse querele per diffamazione, scontrandosi con archiviazioni, sino alla decisione del gup di rinviare al giudizio del Tribunale il 54enne. I penalisti, lo scorso mese di maggio, hanno ottenuto – assistito dagli avvocati– una proroga delle indagini per ulteriori quattro mesi, finalizzate all’identificazione degli autori dei post offensivi.


 

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