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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Case popolari, Comune ed ex Iacp litigano da 22 anni

Contenzioso per 317.596 euro: nodo legale per i danni derivanti dal ritardo nel collaudo delle palazzine costruite nel rione Bozzano di Brindisi e ultimate nel 1994

BRINDISI – “Litigano” da 22 anni il Comune di Brindisi e l’ex Iacp (ora Arca Salento) per le palazzine popolari costruite nel quartiere Bozzano e terminate nel 1994: il contenzioso vale più di trecentomila euro, somma complessivamente chiesta dall’Istituto all’Amministrazione a titolo di danni per i ritardi nel collaudo degli immobili.

I due contendenti si troveranno, di nuovo, l’uno contro l’altro il prossimo mese di febbraio davanti ai giudici della Corte dell’Appello di Lecce perché i legali dell’Arca Nord Salento hanno impugnato la sentenza del Tribunale di Brindisi, pronunciata tre anni fa, con cui lo stesso Istituto è stato condannato a versare l’importo in favore dell’Amministrazione cittadina.

La lite pende dal 30 gennaio 2013, quando con atto di citazione, lo Iacp che poi ha cambiato denominazione, conveniva il Comune di Brindisi davanti al Tribunale allo scopo fine di ottenere il risarcimento dei danni lamentati in relazione a in lodo arbitrale che “aveva accertato la responsabilità dello stesso Iacp per ritardi nella definizione del collaudo e nella presa in carico degli alloggi realizzati”, nel rione Bozzano, dall’impresa appaltatrice Edil Sar Tom srl.

Le richieste erano e restano due: 89.738,74 euro più 227.862, 11 euro, stando a quanto si legge nell’atto che ha portato all’instaurazione del contraddittorio. Il Comune ha inizialmente eccepito il difetto di giurisdizione del giudice ordinario in favore della Corte dei Conti e in subordine ha chiesto il riconoscimento della prescrizione essendo trascorso diverso tempo dalla conclusione dei lavori. Il Tribunale si è espresso in maniera differente. Con sentenza depositata il 22 marzo 2016 ha dichiarato il proprio difetto e ha rimesso il tutto dinanzi alla Corte dei Conti territorialmente competente, motivo che ha portato i legali dell’ex Iacp a ricorrere in Appello per chiederne la modifica. Il 13 maggio, invece, il giudice ordinario ha “dichiarato la propria giurisdizione e ha rigettato la domanda di risarcimento del danno avanzata dallo Iacp, condannando quest’ultimo a rifondere in favore del Comune le spese di lite”. L’Istituto, a questo punto, ha promosso appello ribandendo la richiesta di danni a carico dell’Amministrazione, più quelli da “degrado monetario” a far data dal lontano ’94.

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