rotate-mobile
Giovedì, 18 Aprile 2024
Cronaca

“Negroamaro Wine Festival, non siamo stati ancora pagati”

Lamentele di alcuni fornitori anche su Facebook. Notificati decreti ingiuntivi per circa 80mila euro. L'edizione del 2015 costata 421mila euro e chiusa in perdita per 27mila euro: dal Comune contributo per 130mila euro già liquidato

BRINDISI – “Ho lavorato in occasione del Negroamaro Wine Festival, ma non sono stato ancora pagato: qualcuno mi sa dire quando salderanno la fattura?”.

Inaugurazione Negroamaro WineFestival (27)La domanda arriva da uno dei fornitori dell’ultima edizione della manifestazione enogastronomica diventata un appuntamento importante nel calendario degli eventi estivi patrocinati dal Comune di Brindisi con il riconoscimento di un contributo pari a130mila euro e si inserisce nel solco tracciato da chi ha deciso di non aspettare più e, tramite avvocato, si è rivolto al Tribunale per chiedere e ottenere decreti ingiuntivi.

“La strada legale era l’unica possibilità rimasta visto che abbiamo  aspettato, senza avere risposte certe, per ottenere il corrispettivo delle prestazioni svolte e regolarmente fatturate”, spiegano due fornitori i cui decreti ingiuntivi sono stati notificati negli ultimi giorni.

Al momento, alla vigilia dell’edizione 2016 slittata - per via delle elezioni -  da giugno a luglio (dal 14 al 17), l’ammontare delle somme chieste in pagamento, sotto forma di “ingiunzioni” partite dal Tribunale sarebbe pari a 80mila euro. Il condizionale è d’obbligo perché i decreti sono diversi, hanno importi differenti, sono notificati in giorni differenti e gli stessi organizzatori stanno tirando le somme anche per capire come sia possibile che a distanza di quasi un anno, c’è più di qualcuno che rivendica il saldo, con titolo giuridicamente valido alla mano.

Perché mai tutto questo ritardo? Cosa è successo? Ci sono responsabilità dell’organizzazione? Quali sono le difficoltà nel saldare in tempi stretti?

Domande più che legittime anche in considerazione della dimensione che negli anni ha assunto la manifestazione sotto forma di costi, per i quali la Onlus ottiene un contributo di natura pubblica riconosciuto in relazione alla finalità di promozione dei prodotti locali con in testa il Negroamaro appunto, che dà il nome all’evento.

Degustazioni al Negroamaro Wine FestivalPer il 2015 l’Amministrazione comunale di Brindisi ha liquidato la somma concordata in due tranche: la prima a titolo di anticipo pari a 39mila euro su richiesta dell’associazione e la seconda a saldo, per i restanti 91mila. L’Ente ha saldato la quota di sua competenza entro la fine del 2015, stando alla documentazione depositata presso la sede degli uffici della ripartizione Attività produttiva di piazza Mercato, gli stessi ai quali la Onlus ha trasmesso il rendiconto della manifestazione che si è svolta dal 3 al 9 giugno dell’anno scorso, con fatture in allegato, non tutte quietanzate.

Il “riepilogo dei costi” ha portato al totale di 421.317 euro e 85 centesimi, a fronte di una previsione che si fermava a quota 386mila. I ricavi sono stati pari a 389mila. Di conseguenza il bilancio “presenta un passivo di 27.317,85, il cui ripianamento sarà gestito dall’Associazione Negroamaro Wine Festival”. E’ scritto nella relazione di accompagnamento.

L’elenco dei costi, per la versione 2015, è stato composto dalle seguenti voci: “allestimento stand e casse per 85.791,31; collaboratori marketing 18.080; promozione e pubblicità 45.431,37; costi di segreteria 7.021,04; oneri Siae 2.786,57; Bicchieri sacche 28.032,67; sicurezza 8.454,60; prevenzione 2.200; sommelier 6.832; eventi 185.568,44; pulizia 4.026; personale casse 7.830 (39 i nominativi indicati); manodopera e facchinaggio 12.272 (45 le persone impiegate) ed energia elettrica 6.991,85”.

La conferenza stampa di presentazione del NWF (foto Anna Protopapa)Quanto ai ricavi, sono stati così descritti: “Comune di Brindisi 130mila euro”, il contributo incassato per intero in due tranche; “Autorità portuale di Brindisi 10mila; introiti da sponsor dell’evento 21mila; introiti da espositori (stand) 97mila; introiti da ticket di degustazione 136mila” (nella foto accanto la conferenza stampa di presentazione dello scorso anno).

Rispetto al 2014 c’è stata una riduzione delle spese per circa centomila euro: i costi sostenuti per l’evento ammontavano a 526.068 euro e 64 centesimi, i ricavi a 489.381 euro, somma quest’ultima raccolta dai contributi ricevuti dal Comune di Brindisi per centomila euro, dalla Regione Puglia per 25mila, dalla Camera di Commercio per la stessa cifra (25mila), dall’Autorità portuale di Brindisi per diecimila, a cui vanno aggiunti gli “introiti da sponsor dell’evento per 36.589,  gli introiti da espositori (stand) 104.298, i ticket di degustazione Negroamaro Wine Festival 155mila euro e quelli del concerto dei Kool and the gang per 33.494 euro”. Il bilancio presentava un passivo di 36.687,64 euro.

Sia con riferimento al 2014, che all’edizione 2015, l’associazione ritiene che “il Negroamaro Wine Festival ha largamente raggiunto gli obiettivi prefissati, presentando e promuovendo il territorio attraverso news, convegni tematici, contatti commerciali tra gli operatori e la conoscenza e la degustazione dei prodotti da parte dei consumatori”. L’ultimo evento ha “confermato, una volta di più, che il vino delle nostre terre può fare da apripista a un’offerta di eccellenze agroalimentari dell’intera regione Puglia”, con presenze stimate “in circa 250mila persone nell’arco delle cinque serate”. Adesso si riparte per il festival 2016, ma con il peso di decreto ingiuntivi.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

“Negroamaro Wine Festival, non siamo stati ancora pagati”

BrindisiReport è in caricamento