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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Assunzioni Multiservizi, Digos anche negli uffici del Comune di Brindisi

Questa mattina gli agenti si sono presentati a Palazzo di città per chiedere copia di bilanci, elenchi del personale, assunzioni, consulenze e incarichi affidati negli ultimi sei anni

BRINDISI – Gli agenti della Digos sono piombati a Palazzo di città questa mattina, 7 ottobre, per chiedere copia di una serie di atti che riguardano la Multiservizi, la principale società partecipata del Comune, visitata già ieri alla ricerca di documenti, su delega del pubblico ministero Giuseppe De Nozza: bilanci, incarichi al personale, assunzioni, tra contratti full time e part-time, e consulenze esterne degli ultimi sei anni.

Una pattuglia della polizia all'esterno della sede della Multiservizi-2

Ricerca complessa visto che i poliziotti si sono presentati negli uffici di piazza Matteotti, all’apertura, con una lista di delibere e determine da acquisire. Il pm è lo stesso che chiese e ottenne l’arresto degli ex sindaci del Comune, Giovanni Antonino e Mimmo Consales. Ed è lo stesso che ha scoperto bandi ritenuti pilotati all’Asl. Al di là del passato, quel che rileva è l’interesse della Procura nei confronti della Multiservizi che quanto a personale e dimensioni dei costi è la partecipata più grande e problematica che fa capo all’Amministrazione cittadina, tanto da essere finita al centro di polemiche politiche in piena campagna elettorale, dopo le questioni tecnico-economiche sollevate dal Collegio dei revisori dei conti e dai magistrati contabili.

Chi ha memoria di ferro sulle vicende legate al Comune, ricorda che a metà dello scorso mese di maggio, quindi, a meno di un mese dall’appuntamento elettorale per la scelta del sindaco (dopo la caduta di Consales per mano della Procura) e dei consiglieri, arrivò la nomina del commercialista Francesco Pasanisi Zingarello, chiamato a sostituire il dimissionario Doretto Perugino alla guida dei settori Personale e Amministrazione.

L’atto di nomina portava la firma dell’attuale amministratore unico della società in house, Francesco Trane, anche capo dell’ufficio legale del Comune con il benestare della struttura commissariale al quale l’avvocato aveva scritto nei giorni precedenti per illustrare il vuoto che si era venuto a creare con l’uscita di Perugino. Per questo motivo Trane chiese all’ordine dei Commercialisti della provincia di Brindisi di avere una terna di nomi: “Professionisti che avessero esperienza nel settore della gestione delle partecipate, a fronte di una convenzione della durata di un anno, con compenso netto mensile pari a 1.800 euro”, a quanto pare inferiore rispetto a quello riconosciuto a Perugino inquadrato inizialmente come collaboratore.

Contemporaneamente a questa staffetta, nella Multiservizi si registra la disponibilità dei componenti del collegio sindacale a restare in carica sino all’insediamento della nuova Amministrazione comunale a costo zero.Ma la nomina di Francesco Pasanisi Zingarello da un lato e la missiva dei componenti del collegio sindacale dall’altra, entrambe arrivate in piena campagna elettorale, scatenarono le ire di Massimiliano Oggiano, ex consigliere comunale uscente, non ricandidato alle elezioni . “Siamo a pochi giorni dalla competizione elettorale”, disse. “Viene il dubbio che qualcuno possa pensare che tale nomina sia da supporto a una parte politica a cui il commercialista sembra essere legato, per indirizzare il bacino elettorale della società”.

La nomina di Zingarello, nel frattempo, venne bloccata dal prefetto Annunziato Vardè. E il professionista è stato nominato dalla sindaca Angela Carluccio, vincitrice al ballottaggio, come componente dello staff. Ma anche in tal caso, i contestatori si sono fatti sentire. Così come si fecero sentire in occasione di affidamenti di incarichi per consulenze e assunzioni, quando qualcuno notò legami di parentela, diretta o indiretta, con protagonisti della vita politico-amministrativa di Brindisi.

Sul fronte dei conti della Multiservizi, resta da approvare ancora il bilancio 2014 e rimane lo sbilanciamento per alcune voci di entrata e uscita tra quanto contabilizzato dalla partecipata e quanto invece annotato dal socio-Comune, tanto che i Revisori dei Conti del Comune continuano a sollevare dubbi sulla gestione della Multiservizi, anche perché non è ancora stato approvato il bilancio della società partecipata che si riferisce al 2014, con una perdita di un milione e trecentomila euro.

La situazione economico-finanziaria della Multiservizi è stata definita “fragile” nella missiva che i revisori hanno scritto rivolgendosi al commissario Cesare Castelli perché esistono – sostengono – ““criticità economico-patrimoniali”, alimentate dal fatto che ad oggi non si hanno notizie nel bilancio, nonostante i solleciti delle ultime settimane. Né è mistero che i finanzieri del Nucleo di polizia tributaria abbiano acquisito documentazione contabile nella sede della partecipata, confluita in un altro fascicolo, il primo arrivato in Procura.

Il bilancio 2014 resta un mistero e che è destinato ad avere conseguenze su quello del Comune chiuso sì con un avanzo di amministrazione e con il rispetto del patto di stabilità nel 2015, ma pur sempre vincolato alle sorti della partecipata. Anche perché la maggioranza uscente, nella seduta del Consiglio comunale del 16 dicembre 2015 se da un lato deliberò il nuovo contratto di servizio concepito con lo scopo di dare ossigeno alla società, dall’altra approvò un “futuro aumento del capitale sociale per un milione di euro” da definire entro il 30 giugno p2016, con versamento della somma e immediato utilizzo della stessa per il versamento dell’Iva relativa al 2014.

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