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Cronaca

“Un’amica di mio figlio mi confidò degli atti sessuali e del parroco”

Ascoltata come teste dell'accusa, la mamma del chierichetto ritenuto vittima delle condotte contestate a don Francesco Caramia, quando era sacerdote del rione Bozzano di Brindisi. Il prete presente in udienza respinge le accuse: la difesa chiama i vescovi Caliandro, Talucci e Todisco

BRINDISI – Don Francesco Caramia, ex parroco della chiesa San Giustino de’ Jacobis del quartiere Bozzano, era presente in udienza: ha voluto esserci oggi per ascoltare i primi cinque testimoni citati dal pm nel processo in cui è imputato con l’accusa di atti sessuali su un chierichetto di nove anni, tra il 2007 e il 2008.

L’inchiesta che portò il sacerdote agli arresti in carcere lo scorso 15 giugno, con attenuazione della misura ai domiciliari in un convento del Lazio, è partita dalla denuncia di un medico pediatra di Brindisi dopo aver parlato con la mamma del ragazzino, a sua volta venuta a conoscenza dei fatti poi contestati nel capo di imputazione, da un’amica del figlio che le aveva fatto una confidenza.Il parroco don Francesco Caramia

Il contenuto di quel segreto è stato consegnato questa mattina al Tribunale presieduto da Gienantonio Chiarelli, nel corso dell’udienza a porte chiuse: lo ha riferito la mamma del chierichetto, parte lesa che si è costituto in giudizio con l’avvocato Carmela Roma, lo ha ricordato il pediatra che sporse denuncia sentendosi in dovere di informare l’autorità giudiziaria e ne ha parlato anche un’amica del ragazzino. I tre testi hanno confermato quanto risulta dagli atti dell’indagine posti a base prima dell’ordinanza di custodia cautelare eseguita dai carabinieri, poi della richiesta di processo. Processo che il parroco ha voluto affrontare per dimostrare la propria innocenza.

Nel corso dell’udienza, sempre in qualità di testimoni citati dal pm, sono stati sentiti la perpetua della chiesa del rione Bozzano e il segretario particolare di don Francesco Caramia. Il rappresentante della pubblica accusa ha chiesto la trascrizione di diverse intercettazioni telefoniche e ambientali, prima di proseguire con il dibattimento che riprenderà il prossimo anno.

La difesa del parroco, affidata agli avvocati Rosanna Saracino e a Giancarlo Camassa, ha chiesto l’ascolto di 55 testimoni: nella lista figurano i nomi dell’attuale vescovo Caliandro e di quelli precedenti, Talucci e Todisco.

Il minore venne ascoltato in incidente probatorio lo scorso  16 febbraio scorso, alla presenza del consulente della difesa, la criminologa Roberta Bruzzone, volto noto su scala nazionale, anche per una serie di partecipazioni a programmi televisivi.

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