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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca

Multiservizi, gli ammessi al colloquio pubblico. La laurea? Non serve

Audizione il 12 gennaio per Giovanni Ribezzo, ora alla guida dell'Energeko, Vito Camassa, Antonio Diaferia, Giacomo Colapinto e Vincenzo Boccuni, ex candidato alle primarie dei moderati. Escluso Contardi, imputato per truffa ai danni del Comune. Tra i requisiti non è prevista la laurea. L'ultima parola spetta alla sindaca. Venti candidati per la farmacia

BRINDISI – In cinque sono stati ammessi alla selezione che porterà la sindaca di Brindisi a nominare il nuovo amministratore unico della Multiservizi: Giovanni Ribezzo, ora alla guida dell’Energeko, Vito Camassa, Antonio Diaferia, Giacomo Colapinto e Vincenzo Boccuni, maresciallo dei carabinieri in pensione e candidato alle primarie dei moderati poi vinte da Angela Carluccio (si fermò a 854 preferenze raccolte nei 13 seggi-gazebo allestiti nei quartieri della città e nella frazione di Tuturano).

I candidati hanno superato la prima scrematura affidata alla commissione interna al Comune, costituita lo scorso 5 gennaio, con decreto della sindaca Angela Carluccio, dal segretario generale Giuseppe Salvatore Alemanno, Nicola Zizzi capo di Gabinetto e Angelo Roma. I tre componenti in qualità di “commissari” hanno preso in visione questa mattina le domande arrivate a Palazzo di città, sotto forma di manifestazioni di interesse in risposta al bando del 30 novembre scorso.

Sono state protocollate otto domande: hanno tentato la candidatura Teodoro Contardi, commercialista, ex amministratore unico della Multiservizi, Danilo Schifeo, ex presidente della Circoscrizione Centro e Giuseppe De Giorgi. Contardi è stato escluso perché in situazione di “conflitto di interesse” con l’Amministrazione dal momento che è stato rinviato al giudizio del Tribunale di Brindisi per abuso d’ufficio e truffa ai danni del Comune, a conclusione delle indagini su multe che secondo la Procura sarebbero state pagate al posto di giornalisti e politici. Accusa che Contardi respinge con difesa affidata all’avvocato Livio Di Noi, mentre l’Ente ha deciso di costituirsi parte civile con Gianvito Lillo e il penalista ha già depositato richiesta di risarcimento, anche per danni di immagine, per centomila euro.

Quanto a Schifeo e a De Giorgi, l’esclusione è legata al mancato possesso dei titoli di studio, anche se nel bando non è prevista la laurea, pur trattandosi di candidatura per la guida di società partecipate da enti pubblici e quindi rientrante nel nuovo quadro normativo. L’avviso per la designazione era rivolto a “gruppi consiliari, organismi di partecipazione, ordini professionali, associazioni di categoria, Enti pubblici e privati”.  Possono “segnalare i nominativi di coloro che ritengono meritevoli della nomina senza alcun vincolo per la Sindaca”, si legge. Lo stesso vale per  i “privati cittadini”: “possono essi stessi produrre direttamente dichiarazioni di disponibilità”.

“In ogni caso devono riguardare cittadini che abbiano il godimento dei diritti politici e specificare i motivi che giustificano la candidatura; dati anagrafici completi e residenza; titolo di studio ed eventuali titoli di merito scolastici e-o accademici; curriculum professionale, occupazione abituale ed elenco delle cariche pubbliche o in società a partecipazione pubblica, nonché delle cariche in società private iscritte nei pubblici registri ricoperte dalla persona che si candida”.E’ necessario, inoltre, che i candidati non  si trovino in  situazioni di conflitto di interessi rispetto all'Ente, Azienda, Società, Organismi nel quale rappresenta il Comune e non abbiano liti pendenti con il Comune di Brindisi. “Il Candidato potrà produrre relazione descrittiva in ordine alle iniziative o attività che intenderà porre in essere”.

I cinque ammessi sosterranno l’audizione pubblica dinanzi alla commissione il prossimo 12 gennaio, alle 11, nel salone Mario Marino Guadalupi. Nella stessa mattinata è prevista anche quella per i candidati in corsa per la guida della società servizi farmaceutici: le domande pervenute sono venti, ma non sono state ancora sottoposte a scrematura.

Sia per la Multiservizi che per la società Servizi Farmaceutici, l’ultima parola spetta alla sindaca Carluccio, eletta al ballottaggio, dopo aver superato le primarie battendo  Pietro Guadalupi dei CoR, per 1973 preferenze rispetto alle 1589 incassate dal giovane studente di Giurisprudenza, poi diventato presidente del Consiglio. Dalle opposizioni viene rinnovato l’invito alla nomina tecnica e non politica. Per la Multiservizi, inoltre, va tenuto conto della futura fusione per incorporazione all’Energeko, deliberata dalla Giunta, il 23 dicembre scorso, sette giorni prima dell’azzeramento.

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