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Cronaca

Finanza ancora al Comune: indagine sui servizi cimiteriali

Militari negli uffici Lavori Pubblici: acquisiti i documenti su affidamenti proroghe e assunzioni dal 2015 a oggi. Il pm al lavoro per verificare l’esistenza di legami con la politica. Chiusa intanto l’inchiesta sulla mensa scolastica: informativa al pm

BRINDISI – Nuova visita a Palazzo di città dei finanzieri del Nucleo di polizia Tributaria, su delega del pm, per acquisire tutta la documentazione sugli affidamenti dei servizi cimiteriali disposti dal settore Lavori Pubblici: i militari hanno chiesto copia degli atti delle proroghe sino ad oggi e l’elenco dei dipendenti assunti per verificare se esistano rapporti con la politica e, in tal caso, se sussistano o meno legami di parentela diretta o indiretta.

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Si tratta di un fascicolo aperto già nel 2015 in corrispondenza di una prima proroga sul quale la Procura ha chiesto un ulteriore approfondimento dopo segnalazioni secondo cui ci sarebbero state assunzioni pilotate o lottizzate dalla politica. Ipotesi. Al momento, non ci sono contestazioni per fattispecie penalmente rilevanti, di conseguenza non risultano esserci indagati. Vero è che i finanzieri si sono presentati negli uffici sede della ripartizione ai Lavori pubblici per acquisire atti ritenuti utili a fugare dubbi su quei legami per poi spostarsi presso la direzione del cimitero di Brindisi, in viale Arno, e di quello di Tuturano.

Non è escluso che una volta ultimata la fase dell’acquisizione documentale, i militari della Tributaria inizino l’ascolto di persone informate sui fatti, partendo dagli stessi dipendenti della società a cui sono stati affidati i servizi cimiteriali che, come è noto, dovrebbero passare alla partecipata Multiservizi, senza alcun aumento del numero del personale, allo scopo di contribuire al risanamento del bilancio con un potenziamento delle entrate. Se ne parlava già durante il periodo del commissariamento seguito agli arresti.

Nel frattempo è stata chiusa l’inchiesta avviata nel 2014 sulla mensa scolastica e i finanzieri del Nucleo di polizia Tributaria hanno consegnato l’informativa conclusiva in Procura dopo aver svolto un lavoro certosino per ricostruire la storia dell’appalto, alquanto complessa tenuto conto dei ricorsi davanti ai giudici amministrativi. L’input alle indagini arrivò dopo le proteste dei genitori relativamente alla qualità delle pietanze servite lo scorso anno e alla distanza dal centro cottura perché inizialmente le cucine erano state allestite all’interno del complesso della masseria Marangiulo, in agro di Cisternino, sito già finito sotto inchiesta e posto sotto sigilli. Il processo scaturì dalle indagini su una presunta “pioggia d’oro” per contributi su calamità naturali che, secondo la Procura, non sarebbero stati impiegati per finalità differenti da quelle per le quali erano stati concessi.

Le verifiche dei finanzieri sarebbero state finalizzate ad accertare la sussistenza o meno di elementi tali da configurare condotte penalmente rilevanti, in relazione alle ipotesi di inadempimento contrattuale e frode in pubbliche forniture. Si attendono le valutazioni del procuratore capo. Sul verme trovato nel piatto di tortellini, le indagini sono svolte dai carabinieri del Nas.

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