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Cronaca Francavilla Fontana

Armi della Scu: no ai due arresti invocati da Dda. Chiesto giudizio per 10

Niente da fare. Nonostante l'insistenza della Dda, Cosimo Rochira non sarà arrestato per Nico Passiante, non sarà aggravata la misura. I due, entrambi francavillesi, sono accusati d'essere gli armieri della Scu insieme ad altre 8 persone.

FRANCAVILLA FONTANA - Niente da fare. Nonostante l’insistenza della Dda, Cosimo Rochira non sarà arrestato per Nico Passiante, non vi sarà alcun aggravamento della misura. Per i due, entrambi francavillesi, il primo dei quali elemento di spicco della criminalità indigena, entrambi accusati d’essere gli armieri della Scu, la Corte di Cassazione ha deciso ieri (10 aprile) accogliendo i ricorsi delle difese, rappresentate dall’avvocato Michele Fino (per Rochira) e Aldo Gianfreda (per Passiante), ribaltando il pronunciamento del Riesame di Lecce che invece aveva dato l'ok al provvedimento restrittivo. A fare appello era stato il pm Alberto Santacatterina che aveva già chiesto al gip la misura cautelare in carcere per entrambi.

E’ giunta intanto la richiesta di rinvio a giudizio per i dieci imputati, tra cui figura anche il neopentito Francesco Gravina, alias Gabibbo. L’udienza preliminare è stata fissata per il 21 maggio prossimo dinanzi al gup Vincenzo Brancato di Lecce. Vi compariranno:

Giancarlo Capobianco, 50 anni di Francavilla, detto "Zio Carlone", difeso da Ladislao Massari e Michele Fino, Francesco Gravina, 34 anni di Mesagne, detto "Gabibbo", difeso da Eliva Belmonte, Vito Stano, 44 anni di Mesagne, alias "Malombra", difeso dall'avvocato Raffaele Missere; Nicola Destino, 25 anni di Mesagne, difeso da Giuseppe Guastella; Nico Passiante, 21 anni di Francavilla, difeso da Aldo Gianfreda; Cosimo Rochira, alias Mimmo u Quazzo, di 46 anni, di Francavilla Fontana, difeso da Michele Fino, Ercole Penna, 39 anni, pentito di Mesagne, Danilo Calò, 26 anni di Mesagne, Alessandro Perez 25 anni di Mesagne, Cosimo Giovanni Guarini, anche lui collaboratore di giustizia, di Mesagne.

Cosimo RochiraLe accuse mosse nei loro riguardi sono di porto trasporto, detenzione, traffico illegale di armi clandestine, comuni e da guerra nonché di ordigni esplosivi, come bombe a mano tipo "ananas", e ricettazione. "Con l'aggravante di aver commesso il fatto al fine di agevolare l'attività dell'associazione di tipo mafioso nota con la denominazione Sacra corona unita che utilizzava e armi e gli esplosivi per commettere attentati ed estorsioni nonché per incrementare la forza di intimidazione derivante dal vincolo associativo". L'indagine condotta dai carabinieri di Francavilla Fontana, al comando del maggiore Giuseppe Prudente, fu denominata Scacco agli Imperiali e fu avviata nel 2011 in seguito al rinvenimento di armi anche da guerra nelle campagne di contrada Donna Laura a Francavilla Fontana per cui furono arrestate altre cinque persone in flagranza. Il 5 ottobre furono eseguite altre 5 ordinanze di custodia cautelare.

Importanti sono state anche in questo caso le dichiarazioni dei collaboratori di giustizia Ercole Penna e Cosimo Giovanni Guarini. Importanti saranno le rivelazioni di Gabibbo, che hanno portato all’arresto di altri tre giovani (mesagnesi) in possesso di armi appartenenti a quell’arsenale di 20.000 euro acquistato, secondo l’accusa, da Capobianco. Quattro i capi di imputazione, che raccontano di armi da guerra, Kalashnikov e bombe a mano. Si tratta di: un fucile mitragliatore Ak 47 calibro 7,62-39, modello M70AB2, in ottimo stato di uso, perfettamente lubrificato, un fucile semiautomatico marca Bernardelli modello "Roma 3" calibro 12, tipo doppietta, con canne mozzate e calciolo asportato, perfettamente conservato e lubrificato, una carabina marca Remington calibro 30.60 modello "7400", con matricola abrasa, perfettamente conservata e lubrificata, munizionamento completo per tutte le armi (in un contenitore di plastica di colore rosso c'erano 20 proiettili calibro 30.60 con relativo imballo in cartone e in un contenitore di polistirolo di colore grigio chiaro c'erano altri 21 proiettili dello stesso calibro).

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