“Nel guazzabuglio Multiservizi, solo ordinaria amministrazione”
Il commissario Castelli: "Per i servizi cimiteriali, affidamento necessario per evitare disagi: non c'era tempo per la gara, evitata la messa in liquidazione della società". Ma il bilancio del 2014 resta ancora un mistero: non è stato approvato, Corte dei Conti e revisori aspettano chiarimenti
BRINDISI – Il rendiconto 2014 della partecipata Multiservizi non c’è. O meglio esiste, ma non è stato approvato essendo ancora in atto un confronto tra il Comune, socio unico, e la società, e di conseguenza non è chiaro quali siano le reali condizioni di salute economico-finanziaria della Bms e quanto sia profonda la perdita. Perché la perdita c’è, se l’affidamento dei servizi cimiteriali è stato deciso per scongiurare il rischio della messa in liquidazione, peraltro evidenziato dalla Corte dei conti che è tornata a chiedere spiegazioni sul ritardo nonché sulla gestione relativa agli anni passati, sui quali ha iniziato a interessarsi anche la Guardia di Finanza.
Sembra un labirinto quello della Multiservizi da cui pare non si riesca ancora a uscire, ma resta dominante in questa campagna elettorale al vetriolo, durante la quale ai sospetti su presunte intimidazioni elettorali al personale (il più numeroso fra le partecipate trattandosi di 180 dipendenti) si aggiungono interrogativi legati all’opportunità di alcune decisioni assunte dalla gestione del commissario Cesare Castelli che sta per cedere il passato al nuovo sindaco/a. Tanto che in un’occasione è dovuto intervenire il prefetto, Annunziato Vardè: lo scorso 12 maggio chiese di “congelare” la nomina del nuovo responsabile del settore Personale, Francesco Pasanisi-Zingarello, ex capo dell’ufficio di staff del presidente della Provincia Massimo Ferrarese.
Motivi di opportunità evidenziati da alcuni esponenti politici, Massimiliano Oggiano ed Euprepio Curto e condivisi dal massimo rappresentante del governo sul territorio, Vardè. Gli stessi motivi che hanno portato a chiedere la sospensione dell’affidamento dei servizi cimiteriali, fermo restando la necessità di salvaguardare i posti di lavoro.
Più che decisioni relative all’ordinaria amministrazione, per alcuni si tratterebbe di gestione di tutt’altra natura.
“Non credo, altrimenti non mi sarei permesso di procedere. La gestione della Multiservizi è sempre stata improntata seguendo la linea di demarcazione dell’ordinaria amministrazione, ma mi rendo conto che possono esserci idee differenti, per questo tutti gli atti adottati possono essere revocati dal sindaco o sindaca che verrà, in autotutela e in totale autonomia”.
Dal punto di vista amministrativo, il passo indietro è possibile ed è disciplinato. Ma in tal modo, probabilmente, non si aggiunge confusione alla già caotica situazione della Multiservizi?
“No, anzi: in tre mesi la struttura commissariale ha cercato, per quanto possibile, di mettere ordine lì dove non c’era e mi riferisco al bilancio del Comune con annesse partecipate e Multiservizi in primis, per evitare il profondo rosso ossia il dissesto altrimenti sarebbero state lacrime e molto sangue”.
Della Multiservizi però ancora non si conosce il bilancio 2014: sembra un giallo, un mistero. Qual è la verità?
“Ci sono voci che vanno approfondite con responsabilità, come peraltro chiesto dalla Corte dei Conti, e la verifica essendo complessa non è arriva a conclusione”.
Ma ci sarebbe una perdita, l’ennesima.
“Ci sono state operazioni di riallineamento della società nel periodo della precedente Amministrazione con le quali è stata evitata la messa in liquidazione e la Multiservizi è arrivata ad oggi”.
Per la Corte dei Conti le operazioni di salvataggio sono state tardive e affrettate, stando a quando si legge nella deliberazione notificata al Comune.
“Sulla Multiservizi c’è stato probabilmente un guazzabuglio, noi ci siamo trovati in una situazione non facile e abbiamo cercato di garantire la salvaguardia dei posti di lavoro che ritengo obiettivo prioritario”.
L’affidamento dei servizi cimiteriali rientra in questa manovra tenuto conto del valore del rapporto che supera un milione e 600mila euro, ma c’è chi sostiene che in realtà sarebbe stato necessario un bando di gara.
“In tal modo è stata garantita la continuità a servizi relativi a un rapporto scaduto, di fronte al quale il Comune era nelle condizioni di procedere con affidamento diretto alla Multiservizi: non c’era il tempo per una gara che avrebbe comportato anche costi da sostenere, c’era la necessità di garantire continuità e in tal modo è stata evitata la messa in liquidazione della società”.
Atto di straordinaria amministrazione in piena campagna elettorale, secondo alcuni.
“No, straordinaria amministrazione sarebbe stato il contrario e cioè mettere in liquidazione questa società”
Società nella quale ci sarebbero state intimidazioni elettorali.
“Non commento. Mi auguro che Brindisi ritrovi la serenità che merita”.