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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca

Luperti: “Opposizioni arroganti”. La minoranza: “Vergogna”

Il capogruppo di Coerenti: "Sono stati loro a dirci se avete i numeri andati avanti e lo abbiamo fatto. Ne avevamo parlato prima del Consiglio". Poi se la prende con Loiacono: "Non ha detto la verità: non doveva andare via per lavoro, ma perché c'era un accordo"

BRINDISI – Fiumi di accuse da un lato e dall’altro, pessimo spettacolo per i brindisini che assistono ai lavori del Consiglio. Sbotta Pasquale Luperti, capogruppo dei Coerenti: “Quelli delle opposizioni sono arroganti”. E se la prende anche con il collega di maggioranza Luciano Loiacono: “Non dice la verità”. Sbottano le opposizioni: “Vergognatevi, avete ucciso la democrazia”. Ma la sindaca resta in silenzio, circondata dal suo staff, e il caso finisce davanti al prefetto in qualità di massimo rappresentante del Governo.

Il giuramento di Angela Carluccio-2Non una parola da parte di Angela Carluccio (sindaca di tutti, dopo la proclamazione), tirata in ballo nella tanto scoppiettante quanto triste (dal punto di vista politica) seduta delle Assise, andata in scena questa mattina, quando i consiglieri si sono visti per la seconda volta dalla proclamazione degli eletti. Ed è stato un litigio continuo che niente ha a che fare con la dialettica politica. Litigio proseguito su Facebook, il social network che ancora una volta fa da cassa di risonanza di quel che accade nel Palazzo.

Succede che ad inizio seduta il capogruppo dei Democratici per Brindisi, Luciano Loiacono, chiede un’inversione degli argomenti posti all’ordine del giorno in modo da discutere prima l’adesione al Gal del Grande Salento, per poi passare alla composizione delle commissioni. Composizioni, vale la pena di sottolineare, e non costituzione visto che l’ennesima assenza di Impegno sociale, prima forza della coalizione dei moderati e quindi prima ragione del successo elettorale della sindaca Carluccio, non rende possibile andare oltre. L’appoggio esterno di Carmelo Palazzo come deve essere interpretato? Il suo gruppo è nella maggioranza o nell’opposizione? Fatto sta che le commissioni saranno nove, con sei componenti di maggioranza da definire e quattro di opposizione.

La richiesta di Loiacono avrebbe portato allo slittamento degli ordini del giorno presentati da Mauro D’Attis sulla riqualificazione di via Cappuccini e sulla solidarietà ai Comuni del Centro Italia, colpiti dal territorio, così come alla mozione dei Cinque Stelle sulle nomine in enti terzi e alla mozione del Pd sulle misure in favore dell’infanzia e per il contrasto alla disabilità.

Così doveva essere. O almeno così pensavano le opposizioni, da sinistra a destra passando per i grillini. Ma è andata diversamente. Perché ha preso la parola Pasquale Luperti ed è successo il finimondo: “Poco prima c’era stata una riunione di maggioranza durante la quale era stato concordato che fatta l’inversione degli argomenti e approvato l’ingresso al Gal (peraltro all’unanimità, ndr) avremmo lasciato l’aula per motivo molto semplice”, dice. Quale? “L’atteggiamento tenuto dalla minoranza che in più di un’occasione ha mancato di rispetto alla maggioranza, l’ultima volta durante la conferenza dei capigruppo preliminare al monotematico sulla moratoria per l’Autorità portuale, perché avevamo fatto presente che quattro consiglieri di maggioranza non poteva esserci in Consiglio per motivi personali, per cui chiedevamo un rinvio”.

E cosa è successo? “Che Fi e Pd ci hanno assicurato che non ci sarebbero stati problemi, tanto che io stesso avevo fatto appello alla sindaca affinché accogliesse le istanze delle opposizioni in modo tale da arrivare a una pronuncia sulla moratoria più condivisa possibile, anche sulla base di quello che sosteneva Riccardo Rossi”, risponde Luperti. Che continua: “Se proprio la vogliamo dire tutta, era il Pd che all’inizio voleva il monotematico e poi ha cambiato idea. In ogni caso, il giorno del Consiglio, proprio il Pd voleva far saltare la seduta. E non mi pare che questo sia corretto, è mancanza di rispetto. Siccome oggi hanno più volte detto, se avete i numeri, andate avanti è esattamente quello che abbiamo fatto: la politica, la democrazia è anche questo. Io sono stato corretto e trasparente, altri no”.

Chi? “Luciano Loiacono perché non ha detto la verità e cioè che dietro alla richiesta dell’inversione con successivo abbandono dell’aula c’era un motivo politico. E’ giusto che la gente sappia anche questo”. E lo sa. Purtroppo. Un po’ come quando tra bambini si gioca a calcio e il più “forte” porta via il pallone. La pensano così i consiglieri di Brindisi Smart, del Movimento Cinque Stelle, di Forza Italia, di Area Popolare e della lista Nando Marino secondo i quali oggi, in Consiglio, è stata uccisa la democrazia. Omicidio politico declinato su Fb.

“Cronaca di un Consiglio Comunale di ordinaria follia”, ha scritto Stefano Alparone. “Oggi abbiamo assistito ad una sospensione della Democrazia, messa in atto da una maggioranza che con arroganza e con fare intimidatorio, ha informato la minoranza, che, visto e considerato che l’opposizione ha affermato che è la maggioranza che deve garantire i numeri per il regolare svolgimento delle sedute, da oggi, verrà messo in atto un ostruzionismo nei confronti delle proposte dell’opposizione. Della serie o si fa come diciamo noi e ci assecondate o le vostre proposte non verranno mai più discusse”.

“Gravissimo, infine, il silenzio della Sindaca, che in aula è stata, a più riprese dall’opposizione, invitata quanto meno a dissociarsi da questo comportamento lesivo del regolare dibattito democratico, la risposta è stato un assordante silenzio”, vanno avanti i grillini.

“Quanto accaduto è gravissimo ed è per questo motivo, che tutte le forze di opposizione, oggi, alle ore 18, hanno chiesto ed ottenuto un incontro con il Prefetto di Brindisi per relazionarlo su quanto di grave è accaduto. Così si uccide la democrazia. Vergognatevi”. 

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