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Cronaca Ostuni

“Furto di energia? Falso”: ristoratrice denuncia la società dell’Enel

Esposto ai carabinieri di Madia Barbara Zaccaria socia della Gioca Sport sas di Ostuni: "Il contatore funzionava regolarmente, a dispetto di quanto affermato nel verbale dal dipendente di E-Distribuzione"

OSTUNI– “Non è vero che c’è stato un furto di energia elettrica nel mio ristorante, tramite un magnete: il contatore funzionava regolarmente, chi ha verbalizzato questa circostanza, ha detto in falso e va denunciato, dopo che io ho patteggiato a otto mesi di reclusione”.

FOTO 4 CASSETTA INTERRATA CON MAGNETOTERMICO-2-2-2La denuncia è stata presentata ai carabinieri dall’avvocato Francesco Sabatelli del foro di Brindisi, in qualità di legale di fiducia di Madia Barbara Zaccaria, originaria di Mesagne, ma residente a Ostuni, dove ha sede la società Gioca Sport Sas e dove, in passato, in contrada Chianchizzo ha aperto un ristorante, sottoposto a controllo dal personale della società e-Distribuzione, già Enel, gestore della rete elettrica.

La donna si è rivolta al penalista per esporre quanto avvenuto la sera del 4 ottobre scorso perché quella verifica è stata alla base dell’arresto in flagranza di reato con l’accusa di furto, con successivo processo per direttissima chiesto dal pubblico ministero e richiesta di applicazione della pena avanzata dal difensore, con il riconoscimento dei benefici della sospensione della pena e della non menzione nel casellario giudiziale. Di quella “condanna” nessuno può sapere. Ma la denuncia, anche mediatica, è una questione di principio: “Perché bisogna ristabilire l’esatta verità dei fatti”, sostiene l’avvocato dopo la contestazione relativa al danno subito da E-Distribuzione per 200mila euro negli ultimi cinque anni.

Quali sono i fatti, secondo la titolare del ristorante? I seguenti: “Quella sera, attorno alle 22, mi sono accorta che c’era un po’ di movimento sul piazzale, mi sono affacciata e ho visto che c’erano una pattuglia del Commissariato di polizia di Ostuni e un furgone con la scritta E-Distribuzione: dovevano procedere a controlli. E lo hanno fatto, sostenendo che contatore dell’esercizio fosse stato manomesso, motivo per il quale c’è stato l’arresto”.

La donna sostiene di essersi assunta la responsabilità di rappresentante legale della società che gestisce il ristorante servito dall’utenza elettrica, ma afferma che il verbale di contestazione firmato dal dipendente della società sia falso. Secondo l’avvocato ci sono elementi tali per sostenere che si sia trattato di un “falso ideologico chiaro”, dal momento che se è vero che in passato, per un breve periodo di tempo, ci sia stato un prelievo di energia elettrica irregolare è altrettanto vero che il sistema di misurazione del consumo funzionava in maniera regolare essendo stati tranciati tutti i fili non a norma che consentivano il furto.

Secondo quanto si legge nella denuncia, la regolarità può essere affermata anche solo guardando le fotografie che si riferiscono al controllo posto in essere dal personale della società in qualità di esercente pubblico servizio. La contestazione, in altri termini, sarebbe priva di ogni fondamento e causa di nocumento per “l’ingiusta celebrazione del processo, con dileggio mediatico”.

L’avvocato Sabatelli, sulla base di queste considerazioni, ha sporto denuncia per falsità ideologica commessa da pubblico ufficiale in atti pubblici: è impensabile, ad avviso del legale, che un funzionario di E-Distribuzione, possa incorrere in un errore ritenuto grossolano. Quanto alla società, il penalista ha chiesto la citazione in sede penale della stessa in base alla legge sulla cosiddetta responsabilità da reato degli enti, tenuto conto che la contestazione del furto ha portato a un vantaggio di tipo patrimoniale.

La denuncia, quindi, riguarda sia il dipendente che quella sera firmò il verbale (da identificare) che il legale rappresentante di E-Distribuzione spa. Contestualmente la ristoratrice ostunese ha nominato come consulente tecnico l’ingegnere elettronico Antonio Cellie. 

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