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Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca

Mensa scolastica, giro di interrogatori della Finanza

Dopo l'ipotesi di sabotaggio conseguente al ritrovamento del millepiedi nel piatto di tortellini avviato l'ascolto dei dipendenti della società Markas che gestisce il servizio. Nei locali della mensa già svolto sopralluogo del Nas. Fascicolo in Procura già dallo scorso anno

BRINDISI – Dopo i carabinieri del Nas, tocca di nuovo ai finanzieri: al centro delle verifiche c’è il servizio di ristorazione scolastica a Brindisi, al momento affidato alla società Markas, finito nel vortice delle contestazioni dopo il ritrovamento di un millepiedi nel piatto di tortellini servito a pranzo ad un alunno della Don Milani.

Finanza a Palazzo NervegnaI militari del Nucleo di polizia Tributaria avrebbero ascoltato alcuni dipendenti della società Markas che si sono rivolti al Comando nella giornata di ieri. Si tratta di lavoratori a loro volta in contestazione con l’Amministrazione comunale dopo il taglio delle ore di lavoro. Non è chiaro il motivo del colloquio, se cioè legato al ritrovamento del “verme” o ad aspetti contrattuali oggetto di azioni legali. Il primo aspetto  va chiarito sia per tranquillizzare i genitori dei bambini, sia per escludere l’ipotesi di un sabotaggio che circola e che viene presa in considerazione dalla stessa Markas, a maggior ragione all’esito del sopralluogo dei carabinieri del Nas e delle analisi sul millepiedi. Perché è stato accertato che i locali del centro cottura, in via Sele al rione Perrino, sono in regola sul piano igienico-sanitario.

Quanto all’insetto trovato nel di un piatto di tortellini in brodo servito venerdì 4 novembre, è stato accertato che si tratta di un frammento costituito da “diplosomi di artropode miriapode, classe Diplopoda, ordine Yiulida (millepiedi)”. A stabilirlo è stato il responsabile del laboratorio “Arpa-Dap” di Brindisi, sezione micro-bio-tossicologica. Dai controlli e prelievi eseguiti è emerso anche che il “contaminante è palesemente non correlato a matrici alimentari ma di provenienza ambientale”. In altri termini è arrivato dall’esterno, potrebbe essere stato messo lì nel piatto. E allora, se così è, da chi e per quale motivo?

L'azienda, dal canto suo, ribadisce l’impegno ad adottare tutte le misure necessarie affinché si possa far luce al più presto sull’episodio, assicurando la regolare prosecuzione del servizio".

In Procura esiste già un fascicolo sulla mensa scolastica, aperto dal procuratore capo Marco Dinapoli, dopo le proteste dei genitori relativamente alla qualità delle pietanze servite lo scorso anno e alla distanza dal centro cottura perché inizialmente le cucine erano state allestite all’interno del complesso della masseria Marangiulo, in agro di Cisternino, sito già finito sotto inchiesta e posto sotto sigilli. Il processo scaturì dalle indagini su una presunta “pioggia d’oro” per contributi su calamità naturali che, secondo la Procura, non sarebbero stati impiegati per finalità differenti da quelle per le quali erano stati concessi.

Le verifiche dei finanzieri sarebbero state finalizzate ad accertare la sussistenza o meno di elementi tali da configurare condotte penalmente rilevanti, in relazione alle ipotesi di inadempimento contrattuale e frode in pubbliche forniture, formulate sul finire del 2015, senza che ci siano stati indagati sino ad oggi.

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