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Cronaca

“Sindaco, assessori e consiglieri, non potete usare il simbolo del Pd”

Irruzione di Elefante in conferenza dei capigruppo diffida Consales, Luperti, Monetti e il gruppo guidato da Brigante: "Ho consegnato la missiva, così lo sanno tutti e nessuno può eccepire l'ignoranza". "La lettera di Emiliano e del commissario parla chiaro, ma qualcuno ancora non l'ha capito"

BRINDISI – “E’ dalla fine del mese di dicembre che il Partito democratico è stato chiaro: il simbolo del Pd non può essere usato dal sindaco, dagli assessori , dal capogruppo e dai consiglieri. Se parlano, lo fanno a titolo personale, perché c’è una lettera firmata dal segretario regionale Michele Emiliano e dal commissario cittadino Sandra Antonica che diffida dall’uso, ma evidentemente qualcuno ha dimenticato quella missiva oppure non ne ha inteso il significato”.

A scanso di equivoci Antonio Elefante, attuale consigliere comunale eletto nella lista Pd, tesserato di recente e già segretario cittadino, ha consegnato copia di quel testo datato 24 dicembre 2015 ai capigruppo presenti questa mattina in occasione della riunione destinata al confronto tra maggioranza e opposizione sul piano della sosta. Contestato dallo stesso Elefante in diverse occasioni perché in origine prevedeva un aumento dei ticket per la sosta, peraltro anche rivisto dallo stesso assessore Pasquale Luperti, al quale si sono rivolti gli esponenti delle minoranze, nell’ultimo tornata di lavori delle Assise, a cominciare da Riccardo Rossi di Brindisi Bene Comune, ottenendo la promessa di un ritiro. E in effetti gli aumenti previsti sono stati annullati, al pari dell’eliminazione del pass per i residenti.

E’ successo attorno alle 12,30. Praticamente un colpo a sorpresa visto che Elefante non poteva partecipare alla riunione dato che il capogruppo è Salvatore Brigante. L’ennesimo fulmine nel cielo oltremodo nuvoloso del Pd cittadino da qualche mese a queste parte, da quando lo stesso Elefante si dimise da segretario cittadino in segno di rottura con l’Amministrazione, con il gruppo e con gli iscritti riconducibili alla coppia Consales-Brigante.

Lettera Emiliano ad amministratori Pd Brindisi-2

“Andare avanti in queste condizioni non è affatto possibile e soprattutto non è tollerabile visto che si continua a non rispettare la decisione ufficiale del Pd”, sbotta Elefante che, come si ricorderà, è da mesi separato dal gruppo consiliare tanto da non aver approvato il bilancio, nonché lontano dagli assessori Pasquale Luperti, titolare dell’Urbanistica, e Antonio Monetti, all’Ambiente, dei quali è stato il primo a evidenziare la scarsa incisività tenuto conto delle problematiche nei rispettivi settori di competenza.

“Sia nel corso di conferenze stampa, che in occasione di riunioni dei capigruppo oppure delle commissioni consiliari, c’è sempre chi parla in nome per conto del Pd”, sottolinea Elefante. “Due sono le cose: o ha dimenticato la missiva oppure non ha capito cosa dice, in ogni caso meglio che tutti ne conoscano il contenuto in modo tale che non ci siano fraintendimenti di alcun tipo perché la verità è una e una sola e cioè che il sindaco Mimmo Consales, i suoi assessori e i consiglieri non possono usare il simbolo del Partito democratico”.

Il testo è stato lasciato sul tavolo in attesa dell’arrivo del presidente del Consiglio, Luciano Loiacono, dopo che la segretaria dell’ufficio ha eccepito l’impossibilità di mettere a verbale quanto era appena successo. Difetti di procedura a parte, quel che resta è la richiesta di “dimissioni dalla giunta dei  due assessori Luperti e Monetti”, seguita dalla “valutazione e la votazione caso per caso delle delibere che pervengono in consiglio comunale”, con “diffida ai rappresentanti istituzionali all’utilizzo del simbolo del Pd nei consessi, in condizioni differenti da quelle determinate”. 

Chi si è fatto sentire, dopo l’irruzione di Elefante, non è stato Consales, né tanto meno gli assessori o il capogruppo, ma Mauro D’Attis di Fi su Facebook: “Peccato che l’argomento in discussione è serio e il problema del piano della sosta incide sui cittadini. Peccato che questi stiano giocando. Questi sono gli stessi che da quattro anni governano (male) questa città. A casa. E’ meglio”. E poi la precisazione: “Consales l’ha voluto il Pd, in questi anni il Pd ha governato male da protagonista e i risultati sono fallimentari. Lo specifico per spiegare che la perdita di tempo non è affibbiata a Elefante, molte delle sue considerazioni le condivido. Soprattutto quella secondo cui non ci sono altre soluzioni, se non andare a elezioni subito, evitando così un lungo commissariamento”.

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