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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Latiano

La risposta al pignoramento arriva 16 anni dopo dal ministero delle Finanze. Burocrazia lumaca

Veloce e rapida come una saetta la risposta al pignoramento presso il ministero dell''Economia e delle Finanze è arrivata 16 anni dopo sulla scrivania dell'avvocato, quando ormai neppure il legale ricordava più di che contenzioso si trattasse.

LATIANO - Veloce e rapida come una saetta la risposta al pignoramento presso il ministero dell’’Economia e delle Finanze è arrivata 16 anni dopo sulla scrivania dell’avvocato, quando ormai neppure il legale ricordava più di che contenzioso si trattasse: “Con riferimento di cui all’oggetto, si comunica che il signor (c’è scritto il nome, ndr) è stato collocato a riposo dal 2013”. La risposta dell’ente, insomma, ci ha messo una vita ad arrivare al destinatario, come se la raccomandata avesse fatto per chissà quale disguido il giro del mondo. Non è una storia che narra di corrispondenza persa nelle cartelle di pelle dei postini di un tempo, ma di burocrazia che talvolta si inceppa e partorisce delle mostruosità che si possono solo definire grottesche. Non resta che riderci su, naturalmente di riso amaro si tratta.

Veniamo alla storia: Una donna di Latiano si rivolge a un legale, Giuseppe Caforio, perché deve recuperare un credito. Roba di poco conto, non una cifra ingente. Non ricorda il professionista l’ammontare esatto dell’importo rivendicato. Non ricorda, passati più di tre lustri, neppure per quale ragione la creditrice ritenesse di averne diritto.  Comprensibile, del resto. Il fascicolo non esiste più. All’epoca c’erano forse ancora i floppy disk, oggi non ci sono più pc in grado di leggerli. Sul documento è indicato il numero della procedura esecutiva che riporta l’anno in cui è stata avviata: 1998. Fu allora che l’avvocato inviò al ministero dell’Economia e delle Finanze, ragioneria territoriale dello Stato di Lecce, una missiva con cui comunicava di voler pignorare una percentuale dello stipendio della controparte. La risposta sarebbe dovuta giungere, secondo l’avvocato, al massimo 10-15 giorni dopo. Nulla.

LA LETTERA GIUNTA 16 ANNI DOPO-3Vi furono sollecitazioni. Ancora nulla. La creditrice, in considerazione anche della cifra che non era poi così cospicua da giustificare la guerra di carte bollate, decise di mollare. Non volle neppure andare avanti – va a memoria il legale  - con una procedura esecutiva. Ci mise una pietra sopra. Sedici anni dopo arriva la raccomandata. Carta intestata del ministero dell’Economia e delle Finanze, sede di Lecce. Data: 12 marzo 2014. Firma il direttore Marco Romanello. Oggetto: pignoramento presso terzi, 1998. Risposta: nulla si può fare, il dipendente in questione è pensionato. Effettivamente le probabilità che fosse stato collocato a riposo erano piuttosto alte. Ma la difficoltà principale è stato per Caforio comprendere di che si stava parlando, e non di certo per un deficit di memoria ma perché sarebbe impensabile pensare di poter ricordare ognuno dei casi trattati in uno studio di un civilista.

La pubblica amministrazione c’ha i suoi tempi. Non resta davvero che scherzarci un po’ su, tenuto conto che stavolta per lo meno il ritardo abissale non ha provocato conseguenze gravi. L’unica consolazione? L’attesa è stata interminabile, ma per lo meno una risposta è arrivata. Basta sapersi accontentare. 

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