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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca

Legambiente al sindaco: "Un ente unico per curare i parchi di Brindisi"

Solo una gestione unica del patrimonio ambientale del territorio di Brindisi può salvare i parchi dal vandalismo e dall’incuria, e trasformarli in strumenti di promozione turistica, sul modello di altre realtà della provincia

BRINDISI – Solo una gestione unica del patrimonio ambientale del territorio di Brindisi può salvare i parchi dal vandalismo e dall’incuria, e trasformarli in strumenti di promozione turistica, sul modello di altre realtà della provincia, come il parco regionale delle Dune costiere a cavallo dei territorio di Ostuni e Fasano (Torre Guaceto è invece una riserva dello Stato dove le competenze ricadono sul consorzio di gestione e sul Ministero dell’Ambiente, e non direttamente sui Comuni di Brindisi e Carovigno). Lo sostiene Legambiente attraverso il suo coordinamento cittadino, in una lettera al sindaco Angela Carluccio, alla quale viene proposta la costituzione di “Brindisi Natura”.

Parco Punta del Serrone 8-2

“Nelle ultime settimane incendi, atti vandalici (l’ultimo nel parco Punta Penne-Punta del Serrone), abbandoni di rifiuti, pressioni antropiche e la difficoltà a trovare una  organica gestione delle attività di vigilanza, tutela e manutenzione conservativa, hanno riproposto l’urgenza di un atto amministrativo e di scelte che creino un soggetto capace di gestire in modo sistemico e costante, ma anche agile ed efficace, quello straordinario patrimonio naturalistico, della biodiversità, ambientale ed anche turistico, rappresentato dai parchi e dalle aree protette presenti nel territorio comunale di Brindisi”, scrivono Nicola Anelli e Doretto Marinazzo al sindaco.

Uno stagno del parco delle Saline di Punta della Contessa

E ricordano come a Brindisi “sono presenti aree oggetto del riconoscimento internazionale della convenzione di Ramsar, della Ue in quanto Siti di Interesse Comunitario (Sic) o Zone di Protezione Speciale (Zps), della Direttiva  92 che ha prodotto il censimento di Natura 2000, della Regione Puglia, aree a cui si aggiungono gli splendidi parchi urbani realizzati negli ultimi anni”. Si va dal Parco regionale delle Saline di Punta della Contessa, ai boschi, al Sic di Giancola, a quello sottomarino delle praterie di posidonia a sud della città, ai parchi urbani Cillarese, Di Giulio, Punta del Serrone.

Il parco Di Giulio

Ma passi in avanti nella gestione e nella valorizzazione non ne sono stati fatti.  Legambiente ricorda la sorte del progetto redatto dalla stessa associazione “nell’ambito del piano di risanamento dell’Area ad Elevato Rischio di Crisi Ambientale, per la realizzazione di un Centro di Educazione Ambientale( Cea) nella Masseria Colemi”, con i quattro milioni di euro poi destinati al restauro di Palazzo Guerrieri, mentre il Cea dopo poco tempo è scomparso.

La spiaggia di Giancola (Reise nach Apulien)-2

Legambiente ritiene, scrivono al sindaco Angela Carluccio Anelli e Marinazzo, “che la soluzione migliore per rendere organica ed efficace la gestione dei parchi, sia la creazione di un Ente Parco ‘Brindisi Natura’. Per la gestione del suddetto Ente Parco ‘Brindisi Natura’ si potrebbero utilizzare risorse economiche destinando sia finanziamenti che oggi non hanno una regia unica,  sia quelli rivenienti da altre istituzioni e quelli ricavabili da progetti e da servizi offerti;  mentre per  le risorse umane  si potrebbe attingere alla Multiservizi, all’organico dell’amministrazione comunale oppure a contratti esterni”.

Bosco di Cerano, un sentiero

Ma anche Legambiente “è pronta a fornire il suo contributo per la creazione e la gestione dell’Ente Parco  ‘Brindisi Natura’ e per dimostrare come le buone pratiche ed una corretta, efficace ed efficiente gestione  delle attività produca un alto valore aggiunto (si pensi al vicino Parco delle Dune Costiere). Per strutturare la proposta si potrebbe prendere ad esempio il percorso usato per la realizzazione dell’Ente Parco  ‘Roma Natura’ – suggeriscono Anelli e Marinazzo - che gestisce i parchi del territorio romano, come Legambiente intende dimostrare in una iniziativa pubblica che organizzerà a Brindisi,  il 7 ottobre prossimo”. Si attendono riscontri.

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