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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca

Comune di Brindisi, “dirigenti a peso”: nuovi stipendi in base alle responsabilità

Sei fasce retributive, da un minimo di 11.600 e un massimo di50mila. In caso di sostituzione, compenso di risultato solo per incarichi superiore a 60 giorni

BRINDISI – Rivoluzione a Palazzo di città per gli stipendi dei dirigenti: saranno “a peso”, definiti in relazione alla effettiva responsabilità nella gestione, alla complessità organizzativa e alla rilevanza strategica. Parametri per la prima volta messi sul piatto della bilancia, con retribuzioni che partono da un minimo di 11.600 euro, sino a un massimo di 50mila euro.

La novità

Logo Comune Brindisi-2La nuova metodologia è stata definita dai componenti del Nucleo di valutazione del Comune di Brindisi, dopo la riorganizzazione della “macrostruttura dell’Ente”, allo scopo di garantire un più razionale esercizio delle funzioni pubbliche nella prospettiva di più elevati parametri di efficienza, efficacia ed economicità. Requisiti da sempre alla base dell’azione amministrativa.

Il gruppo di valutazione ha proposto un sistema di “graduazione delle posizioni dirigenziali” che, di fatto, mette sul piatto della bilancia e quindi pesa le singole ripartizioni, assegnando punteggi e di conseguenza retribuzioni. La struttura commissariale, a sua volta, l’ha approvata deliberando l’entrata in vigore dal primo gennaio scorso. Per questo motivo bisognerà procedere al conguaglio delle somme effettivamente spettanti a ciascun dirigente. Con una precisazione, anche questa suggerita dal Nucleo di Valutazione: nel caso di sostituzione del dirigente per un impedimento o comunque, più in generale, per un’assenza temporanea, “può essere riconosciuto un compenso esclusivamente a titolo di retribuzione di risultato” purché si tratto di incarico “superiore a 60 giorni”. Senza alcuna possibilità di aumentare la retribuzione di posizione.

I pesi e le nuove retribuzioni

Ecco, allora, i pesi e le corrispondenti retribuzioni, così come state definite a Palazzo di città, partendo dalla fascia più alta, la cosiddetta zona “plus”, il cui valore di posizione raggiunge 50mila euro. Il top è stato riconosciuto ai settori servizi generale e partecipate, politiche del personale e progetti speciali, con un totale di 103 punti e ai settori politiche sociali, economiche e contrattuali con 99 punti.

A seguire ci sono i settori che fanno parte della cosiddetta fascia B, con riconoscimento di retribuzioni pari a 37.600 euro: servizi finanziari-tributi e risorse strumentali, con 81 punti; servizi ai cittadini-demografici-politiche educative-culturali-sportive e turismo con 80 punti; lavori pubblici-controllo e risanamento ambientale-igiene urbana-ecologia con 81 punti e infine polizia locale con 82 punti.

Scendendo la scala, si arriva al gradino “C”: ai dirigenti dei settori che rientrano in questa fascia è stata riconosciuta la retribuzione pari a 31.100 euro. I settori sono: trasporto urbano-paesaggio-protezione civile-patrimonio e casa e urbanistica e assetto del territorio. Ripartizione quest’ultima impegnata nella stesura del Piano urbanistico generale da sette anni, dopo l’adozione del Documento preliminare di programmazione (il cosiddetto Dpp), varato dall’Amministrazione di centrodestra guidata da Domenico Mennitti. Chi ha memoria storica delle vicende di Palazzo di città, ricorderà che il Dpp fu l’ultima delibera di quella Giunta portata in Consiglio comunale e approvata all’unanimità.

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