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Cronaca

Autigno e Cdr, custodia all’Ipi: 61mila euro per tre mesi

Affidamento diretto per evitare danneggiamenti ai siti di proprietà del Comune: costi da ripartire fra gli Enti dell'Oga. La richiesta partita dalla Regione Puglia dopo la risoluzione del contratto con la società Nubile. Mail della società lo stesso giorno dell'ordinanza di Emiliano

BRINDISI – Sessantuno mila euro per garantire la custodia e la guardiania (non armata) della discarica di Autigno e dell’impianto di Cdr, entrambi di proprietà del Comune di Brindisi: la somma è stata versata alla società Ipi a titolo di corrispettivo per il servizio reso per tre mesi, a partire dal 23 dicembre scorso.

Michele EmilianoL’affidamento è stato deciso dall’Amministrazione comunale su richiesta della Regione Puglia, dopo la risoluzione del contratto di gestione con la Nubile srl per gravi inadempienze sollevate in diverse occasioni dagli Enti facenti parte dell’Oga, l’organo di governo d’ambito, poi commissariata. Ed è stata, infatti, un’ordinanza del governatore Michele Emiliano a intimare al Comune di Brindisi in qualità di proprietario di porre in essere tutte le azioni necessarie a garantire la “sorveglianza della discarica di Autigno e dell’impianto di trattamento dei rifiuti, sino a nuova disposizione”.

L’ordinanza di Emiliano è del 23 dicembre, la proposta della società Ipi a cui poi è stato effettivamente assegnato il servizio è dello stesso giorno, stando alla documentazione raccolta a Palazzo di città, nel settore Ecologia, Controllo e Risanamento ambientale, prima sotto la direzione dell’architetto Fabio Lacinio, ora passato nelle mani dell’ingegnere Gaetano Padula per decisione del commissario Cesare Castelli arrivato a Comune dopo l’inchiesta sull’impianto di Cdr e sulla presunta tangente da 30mila euro pagata dall’ex amministratore unico della società Nubile, Luca Screti, all’ex sindaco di Brindisi, Mimmo Consales.

impianto Cdr Nubile-2Dagli uffici di Palazzo di città si apprende di “una mail trasmessa dalla società Ipi srl con la quale, la stessa manifesta la propria disponibilità a integrare di altre sei ore giornaliere l’attuale servizio di custodia-portierato effettuato presso la discarica dal lunedì al sabato, per 18-24 ore e la domenica h 24 agli stessi patti e condizioni del contratto stipulato in vigenza della gestione Nubile”. Più esattamente dalle ore 7 alle 22 la tariffa offerta è stata pari a 11,50 euro più Iva, dalle 22 in poi 12 euro più Iva. Tutto per tre mesi. Totale pari a  25.245 euro, oltre iva al 22 per cento, per 30.798 euro.

Altra mail, ma contenuto identico, per l’offerta dei servizi di custodia e portierato per l’impianto di Cdr che si trova in via per Pandi, zona industriale. Di conseguenza, altri 30.798 euro.

Nell’uno e nell’altro caso il Comune ha provveduto “con immediatezza al fine di evitare azioni vandaliche e danneggiamenti che potrebbero pregiudicare definitivamente la possibilità di recupero della funzionalità nel breve periodo”.

La strada dell’affidamento diretto è stata percorsa perché la somma dei servizi risulta inferiore a 40mila euro, tetto limite imposto dalle disposizioni di legge vigenti in materia. A conti fatti, da intendere conti complessivi pari cioè ai costi per Autigno e per il Cdr, si arriva a 61mila euro.

Chi sopporterà in concreto il nuovo costo che riguarda i rifiuti? Il Comune di Brindisi e tutti gli altri della provincia che fanno parte dell’Oga ancora commissariata perché l’importo sarà ripartito in “maniera percentuale”, come stabilito nel corso di una delle ultime riunioni dei sindaci dell’organo di governo d’ambito. Il verbale che fa testo è quello del 17 dicembre 2015, anche questo acquisito dagli agenti della Digos nell’ambito dell’inchiesta sull’affidamento in gestione dell’impianto di Cdr alla società Nubile.

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