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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca

Carluccio sindaca, in Giunta i più votati. Tranne Luperti

Un manuale scritto dai moderati ante-primarie: il sindaco equivale a tre assessori. Domani proclamazione. Impegno sociale pensa al ricorso al Tar: "A noi sei consiglieri e non cinque". E chiede il vice sindaco per Rollo, ma c'è Loiacono. Ai Cor la presidenza del Consiglio

BRINDISI – Sindaca a tutti gli effetti da domani, tre giorni dopo il ballottaggio che l’ha vista passare in testa allo sfidante per 656 voti, in media otto voti a sezione: domani alle 18 Angela Carluccio sarà proclamata ufficialmente eletta prima cittadina di Brindisi, declinazione in rosa che rivendicano lei e il suo staff. Ma la prima donna nella storia del capoluogo che indosserà la fascia Tricolore è alla prese (pare) con qualche grattacapo per la composizione della Giunta.

Michele ErricoL’obiettivo è arrivare alle nomine entro il fine settimana, in modo tale da iniziare la rotta in nome di quel Brindisi più di prima già lunedì. La domanda, quindi, è una sola: quale sarà la bussola che seguirà la sindaca? La risposta arriva per le vie ufficiose da alcune voci interne alla stessa coalizione dei moderati che qualcuno chiama Grande coalizione, mentre il notaio Michele Errico garante della legalità e della trasparenza ritiene centrosinistra allargato: in Giunta entrano i più eletti. Il che significa criterio elettorale, semplicemente. Sulla carta. La carta, sempre secondo voci, ci sarebbe davvero, nel senso che si narra che in fase di organizzazione delle primarie, i coordinatori delle liste avrebbero sottoscritto un documento. Non è chiaro se sempre di fronte al notaio che poi ha seguito le primarie e dato la benedizione finale al gruppo, quel che viene dato per chiaro è che sarebbero stati assessori i più votati. Criterio analogo per gli incarichi relativi alle società partecipate, con in testa la Multiservizi che allo stato ha una guida tecnica, essendoci il capo dell’ufficio legale del Comune, Francesco Trane, come amministratore unico.

Sarebbe stato scritto e firmato per accettazione un manuale nel solco del vecchio ma sempre attuale Cencelli, con una precisazione: il sindaco sarebbe stato equivalente a tre assessorati. Il che, portato ad oggi, a elezioni avvenute, altro non significa se non che la lista della sindaca, Brindisi prima di tutto, non dovrebbe avere nessun rappresentante nell’esecutivo ma solo in Assise, dove andranno sedersi due donne, Iolanda Guadalupi (99 voti) ed Emanuela Napolitano (84), entrambe volti nuovi.

Se l’accordo è stato firmato, dunque accettato, che tipo di ostacolo ci sarebbe? “Aspirazioni personali di qualcuno”, riferiscono le voci interne alla coalizione. Qualcuno che sarebbe rimasto fuori dalla preferenze. Le stesse voci  riferiscono anche di conteggi che non tornano e di scranni in fase di assegnazione da rivedere. Come nel caso di Impegno sociale, la prima lista dei moderati con il 7,15 per cento espressione di 3.320 preferenze secondo dati non ancora ufficiali, sottoposti a verifica dall’Ufficio centrale elettorale presieduto dal giudice Antonio Sardiello.

Carmelo PalazzoPer Impegno sociale, al momento, entrano: Pasquale Luperti, 815 voti; Gianpaolo D’Onofrio, 414; Carmelo Palazzo (nella foto), 293; Marika Rollo, 276 e Antonio Manfreda, 268. Quattro ex di Consales, due consiglieri uscenti e due assessori uscenti. Luperti resta fuori dalla Giunta(parola del notaio Errico), potrebbe esserci l’ipotesi della presidenza del Consiglio, incarico che però pare sia stato prenotato dai Cor in favore del più eletto in assoluto, Pietro Guadalupi che di voti ne ha totalizzati 851. Per Rollo appare certo il ritorno in Giunta, questa volta come vice sindaca, a confermare il volto femminile dell’Amministrazione, incarico che potrebbe interessare a Luciano Loiacono dei Democratici per Brindisi (entrambi sono ex Pd). Nell’esecutivo anche Palazzo. Ma il gruppo sostiene di aver diritto a un altro consigliere, Pietro Santoro, 262 voti, ex segretario cittadino di Fi, e per questo pensa di ricorrere al Tar. Niente da fare per Antonio Monetti, ex assessore all’Ecologia che ha incassato 248 voti.

Impegno sociale è anche la quinta lista a Brindisi: in testa ci sono i grillini con il 13,54 per cento, espressione di 6.285 preferenze al primo turno, in seconda posizione il Pd con il 10,92 per cento, quindi Brindisi Bene Comune di Riccardo Rossi con il 7,70 e poi la civica Nando Marino con il 7,64. Al di là del posizionamento, Impegno sociale nelle mani dell’inossidabile Palazzo, non sembra digerire i cinque consiglieri dei Cor: oltre al recordman Guadalupi, ci sono Michele Di Donna con 412 voti, a cui spetta un assessorato, Raffaele De Maria con 336, futuro assessore (di nuovo). Sempre per i Cor in Assise ci sono Pietro Siliberto con 328 voti e Consilia Tau con 179, posto che contestano quelli di Impegno sociale (nella foto Pietro Guadalupi).

Pietro Guadalupi-2Vale la pena di sottolineare che ad oggi non è ancora chiaro quanti consiglieri spettano alla maggioranza e quanti all’opposizione, dal momento che si rincorrono due correnti di pensiero: secondo la prima, peraltro ereditata dall’Amministrazione Consales, sono 19, per cui 13 spettano alla minoranza, mentre l’altra tesi porta a venti il numero degli scranni in favore della sindaca Carluccio e 12 agli altri. Dipende dai conteggi, dalla ripartizione del premio di maggioranza e dei resti secondo un metodo non facilissimo che si chiama d’Hont. Metodi matematici secondo cui si dividono i voti di ciascuna lista per una serie di coefficienti lunga fino al numero di seggi da assegnare e si assegnano quindi i seggi alle liste in base ai risultati in ordine decrescente, fino ad esaurimento.

In ogni caso, quattro sono i consiglieri che entrano per i Democratici per Brindisi: Luciano Loiacono (foto in basso), ex presidente delle Assise, 527 voti; Maurizio Colella, 485, Salvatore Brigante, 419, Umberto Ribezzi, 345. Quattro anche per Noi Centro: Giampiero Campo, 280, Tiziana Martucci, 277 e Marco Stasi, 250. tutti new entry e Giampiero Epifani 237.

Luciano Loiacono e Salvatore Brigante-2Per le minoranze, Nando Marino a cui spetta il ruolo di leader dell’opposizione;  Stefano Alparone portavoce del Movimento 5 stelle assieme al quale entra in Aula Elena Giglio con 416 voti, Riccardo Rossi di Brindisi bene comune assieme al quale entra un consigliere tra Rubina Riggiero, 441 voti, e Giuseppe Cellie, 435. Poi Nicola Massari del centrodestra, il quale secondo voci potrebbe fare un passo indietro per lasciare il posto a Mauro D’Attis, capolista di Fi, rimasto fuori.

Per il Pd due scranni: Damiano Flores, 834, e Antonio Elefante 684; per la lista di Marino c’è Teodoro Scarano con 350 preferenze; per Brindisi popolare Gianluca Quarta, 776, che ieri la lasciato la guida della Farmacia comunale, per l’Udc Antonio Pisanelli, 410.

Una precisazione è d’obbligo: BrindisiReport ha provato a contattare la sindaca Carluccio, ma non ha risposto al telefono. La nostra redazione, purtroppo, non riesce a mettersi in contatto con l’avvocato da diverse settimane, da quando ha superato le primarie. Non è stato possibile parlarle neppure per invitarla personalmente al primo confronto tra i candidati sindaco: in quel periodo ci rispose lo staff che rimandò la chiamata all’addetto stampa. Da allora, Angela Carluccio, neo sindaca, interviene solo tramite comunicati stampa su Brindisi Report. E ce ne dispiace. Anche perché non ne capiamo il motivo, impegni a parte che immaginiamo siamo numerosi.

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