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Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca

Residenze assistenziali per anziani, tentata truffa: sei indagati, anche Screti

Avviso di conclusione indagine notificato all'imprenditore, già coinvolto nelle inchieste sui rifiuti: la struttura autorizzata dal Comune di San Donaci, su proposta della Salento Salute, finanziamento della Regione per due milioni di euro

BRINDISI - L'imprenditore Luca Screti, già amministratore unico della Nubile srl, e cinque persone sono finite sotto inchiesta e rischiano il processo con l'accusa di tentata truffa per la realizzazione di una struttura socio assistenziale per anziani non autosufficienti, autorizzata dal Comune di San Donaci, su proposta della società Salento Salute: gli avvisi di conclusione sono stati notificati a Screti in qualità di socio, amministratore e legale rappresentante di questa srl, poi divenuto socio unico della stessa a fine settembre 2015; Nicola Ladogana, socio della Medicare, nome nuovo dato alla Salento Salute; Ezio Favero, legale rappresentante della Snell Habitat, fornitrice di arredi; Sandro Perrone; Domenico Screti e Maurizio Screti, questi ultimi in relazione a violazione delle misure di prevenzione patrimoniali per la fittizia intestazione della titolarità della ditta che in subappalto avrebbe dovuto eseguire lavori edili.

luca screti-2L'inchiesta è stata coordinata dal sostituto procuratore Francesco Vincenzo Carluccio, per il quale - allo stato - gli accertamenti sono stati chiusi. Di conseguenza sono stati avvisati gli indagati i quali potranno, nei prossimi venti giorni, chiedere di essere interrogatori o produrre memorie difensive. Successivamente il pm valuterà se esercitare l'azione penale con la formulazione del capo di imputazione, confermando l'ipotesi di tentata truffa al momento contestata, e chiedere il rinvio al giudizio del Tribunale. Così come è stato fatto per Luca Screti,al termine dell'inchiesta per corruzione con riferimento all'appalto per la gestione dell'impianto di Cdr, in concorso con l'ex sindaco di Brindisi, Mimmo Consales: il 6 febbraio 2016 entrambi furono arrestati in relazione alla contestazione di una tangente di 30mila euro destinata, secondo la Procura,al pagamento di parte dei debiti di Consales nei confronti dell'Erario. A fine settembre è prevista l'udienza preliminare.

In questo troncone, al centro delle indagini c'è l'altra società di Screti, la Salento Salute, aggiudicataria dal Comune di San Donaci, di una concessione (finanza di progetto) per una residenza destinata ad accogliere anziani non autosufficienti, nei locali di un edificio da ristrutturare, di proprietà comunale, sede in passato dell'Omni. Per la gestione era stata stipulata una convenzione della durata di 30 anni, firmata il 17 settembre 2007. Il pm ha ricostruito l'iter con particolare riferimento alla domanda di partecipazione della srl al bando di gara indetto dalla Regione Puglia per la concessione di finanziamenti pubblici: la società venne esclusa e risultò collocata al 37esimo posto, mentre la copertura finanziaria era possibile per i primi 36 progetti. Nel 2011 la Regione approvava lo scorrimento della graduatoria sino a comprendere altri 16 posizioni, riconoscendo alla Salento Salute la somma di duemila euro, a fronte di costi ammissibili quantificati in quattro milioni 271.363.

Sei anni dopo, il 21 febbraio 2017, la stessa Regione dopo aver esaminato la rendicontazione presentata da Screti ritiene la documentazione carente ed evidenzia una serie di criticità, arrivando alla conclusione che una serie di spese non sarebbero state effettivamente sostenute e per questo chiede alla società la restituzione di 449.730 euro. Da qui la contestazione del tentativo di truffa ao danni dell'Ente pubblico.

articolo aggiornato alle 10,40

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