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Cronaca

Rifiuti, Ecologica chiede il concordato preventivo: debiti anche con Equitalia

Il Comune di Brindisi: "Compromessa ulteriormente la prospettiva di tenuta finanziaria". I sindacati: "L'Amministrazione paghi direttamente gli stipendi mediante consegna della busta paga. E spunta un giallo: "Dai bonifici mancano due euro a testa". Intanto notificata alla società la sanzione dell'Anac: "Polizza fideiussoria falsa"

BRINDISI – Sempre in affanno la società Ecologica pugliese, titolare del servizio di raccolta dei rifiuti, sino alla nuova aggiudicazione legata all’esito della procedura negoziata indetta dal Comune di Brindisi: la srl di Capurso ha chiesto il concordato preventivo per evitare il fallimento ora che sono state notificate le cartelle di Equitalia, dopo le continue difficoltà nel pagamento degli stipendi ai lavoratori.

ecologica pugliese protesta stipendi 3-3

I sindacalisti sono tornati a chiedere al Comune di Brindisi il pagamento diretto delle retribuzioni, mediante consegna delle buste paga che, secondo i dipendenti, non sarebbero complete. “Mancano due euro a testa sulle somme da pagare”, dicono alcuni dei lavoratori, tra i più preoccupati per il futuro. “Ci siamo accorti di questa situazione di recente, ma dalla società non è arrivata alcuna spiegazione”.

Una ragione ci sarà. Quale? La domanda sarà oggetto dell’incontro che i rappresentanti delle organizzazioni sindacali avranno nella mattinata di oggi con il commissario prefettizio Santi Giuffré e con il sub Onofrio Vito Padovano, quest’ultimo firmatario della delibera, con i poteri della Giunta, di indizione della procedura negoziata all’esito delle verifiche condotte dal dirigente del settore Igiene Urbana, Gaetano Padula.

Gli accertamenti condotti dal funzionario comunale hanno portato alla scoperta di un “debito nei confronti di Equitalia” e della “richiesta di una procedura di concordato preventivo che, allo stato compromettono ulteriormente le immediate prospettive di tenuta finanziaria della società”. E’ tutto scritto nella relazione presentata a Giuffrè e a Padovano, nella quale è stato anche ricordato che di recente è stato notificato l’avvio del “procedimento sanzionatorio nei confronti della Ecologica Pugliese da parte dell’Anac per l’assenza della polizza fideiussoria”. “Sebbene richiesta e acquisita da questo ufficio, si è rivelata falsa a seguito di controlli effettuati”.

C’è, inoltre, da considerare “il possibile ritiro dei mezzi da parte della società Ecogest”, proprietaria dei camion che Ecologica Pugliese, arrivata a Brindisi con ordinanza del sindaco Mimmo Consales del 21 ottobre 2014, ha noleggiato per lo svolgimento del servizio di raccolta iniziato il successivo 17 novembre, senza mai arrivare alla firma del contratto con il Comune. I canoni non sono stati versati per tempo, alla scadenza del termine pattuito. E ancora, Ecologica non ha pagato “i fornitori di carburanti”.

Tale contesto, a giudizio dell’Amministrazione “non esclude nell’immediatezza la possibilità della paralisi del servizio in concomitanza con il periodo estivo, con conseguente abbandono di rifiuti sulle strade, mancata pulizia delle strade e delle aree pubbliche con incremento di ratti e altri organismi patogeni”. La conclusione, per il Comune, è una sola: “Situazione aggravata, come testimoniano le relazioni e gli articoli di stampa, ed è tate da aver compromesso definitivamente il rapporto fiduciario con l’operatore che caratterizza i rapporti tra società e pubblica amministrazione”.

Per questo motivo, l’Ente ha adottato “misure indilazionabili, al fine di non pregiudicare l’igiene e la sanità pubblica” e ha assunto “decisioni immediate per l’affidamento del servizio ad operatori che garantiscono la continuità nel tempo” con l’indizione della procedura negoziata e l’invito di “almeno cinque operatori”. A quanto di apprende da Palazzo di città, Ecologica non rientra in questo elenco perché si è resa responsabile di “gravi inadempimenti”, tali da rendere impossibile pensare al futuro a Brindisi. 

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