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Cronaca

Rifiuti, Ecologica non paga e resta senza mezzi: raccolta a rischio, vertice in Comune

Il 29 giugno nuova protesta in piazza. Nel pomeriggio di oggi portati via i camion presi a noleggio dalla Ecogest: la società proprietaria lamenta il mancato pagamento dei canoni. Attesa per la decisione del Tar sulla sospensiva chiesta da Falzarano dopo la revoca dell’aggiudicazione per presunte irregolarità nel Durc

BRINDISI –Rebus che sembra senza soluzione immediata quello della raccolta dei rifiuti a Brindisi perché concreto è il rischio che da domani il capoluogo scivoli nell’emergenza, visto che la società Ecologica  è rimasta a corto di mezzi per non aver versato, nei tempi pattuiti, i canoni di noleggio dei camion destinati al servizio di nettezza urbana, di cui resta titolare in attesa della pronuncia del Tar chiesta da Falzarano.

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In altre parole: peggio, forse, non può andare. E i malumori dei cittadini ai quali il Comune ha chiesto il pagamento della prima rata della Tari (che resta la più alta d’Italia) crescono, tanto che è stata già organizzata una seconda protesta in piazza, davanti a Palazzo di città, per il prossimo 29 giugno, alle 18,30. “Chiediamo un intervento urgente del Comune a tutela della salute e della incolumità pubblica”, ribadisce Maurizio Portaluri, promotore dell’iniziativa a un mese quasi di distanza dalla precedente, nel corso della quale venne fischiata l’ormai ex sindaca Angela Carluccio.
Cosa succederà domani mattina? Brindisi sarà costretta a fare i conti con cassonetti stracolmi?

Nel disperato tentativo di cercare e trovare una soluzione percorribile, il commissario prefettizio Santi Giuffrè ha chiamato a raccolta i funzionari del Comune e i rappresentanti della società Ecologica Pugliese che a Brindisi arrivò con ordinanza sindacale nel mese di novembre 2014 con l’obiettivo di chiudere il capitolo Monteco. La srl, a quanto si apprende, è nuovamente costretta a fare i conti con una mancanza di liquidità che le avrebbe impedito di saldare i canoni per il noleggio dei mezzi, con la conseguenza che la ditta proprietaria, la Ecogest, ne ha rivendicato la restituzione immediata. E così è stato.

Nel parcheggio in uso alla Ecologica Pugliese, infatti, sono rimasti tre mezzi. Impossibile, quindi, pensare in queste condizioni di organizzare la raccolta dei rifiuti. Non è la prima volta che succede: chi ha memoria storica, ricorderà che un caso analogo è avvenuto alla fine dello scorso mese di dicembre. All’epoca, il rischio venne scongiurato con pagamento immediato delle somme chieste dalla Ecogest. Non è tutto.

Resta, infatti, l’incognita del Tar perché nella mattinata di oggi, è stato discusso il ricorso presentato dagli avvocati della società Falzarano: chiedono una sospensiva dopo la revoca dell’aggiudicazione dell’appalto biennale al quale la srl presentò domanda di partecipazione, l’unica, decisa dal Comune in relazione a presunte irregolarità relative al Durc (il documento unico di contribuzione).


 

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