Allacci abusivi a gas e luce, arrestati tre brindisini
Nel capoluogo un uomo di 33 anni aveva manomesso il contatore della società Rete 21 Gas spa, a San Pietro 40enne e un 51 accusati di aver sottratto energia all’Enel per 10mila euro. Tutti rimessi in libertà dopo gli interrogatori
BRINDISI – Luce e gas a “sbafo” nel tentativo di non pagare le bollette: in tre, tutti del Brindisino, sono stati arrestati con l’accusa di furto aggravato dai carabinieri dopo la scoperta di allacci abusivi, con danno per le società Rete 21 Gas spa ed Enel.
A Brindisi la contestazione è stata mossa nei confronti di un uomo di 33 anni, R.D., nato e residente in città, dai militari della stazione Centro, impegnati nelle ultime settimane in una serie di controlli con l'ausilio del personale della società Rete 21 Gas S.p.A. Stando a quanto accertato, il brindisino aveva manomesso il contatore, non registrando i consumi.
L’arresto è scattato subito, in flagranza di reato, ed è stato convalidato dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Brindisi il quale, dopo aver interrogato l’indagato, ha disposto la scarcerazione anche in considerazione dello status di incensurato.
A San Pietro, in due sono finiti in carcere per furto di energia elettrica: M.F,46 anni, e C.G., 51entrambi entrambi residenti nel paese.
I carabinieri, in questo caso, hanno posto in serie una serie di controlli con il personale Enel hanno accertato l’allaccio abusivo effettuato sulla rete pubblica dall’abitazione, con sottrazione di energia elettrica ai danni della società Enel per un importo totale pari a diecimila euro.
Gli arrestati, dopo le formalità di rito, sono stati rimessi in libertà, così come disposto dall'Autorità Giudiziaria.