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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Ex Tommaseo e castello Alfonsino, visita della sindaca con Ferrarese

"Possibile intervento dell'Invimit per ristrutturare i gioielli di Brindisi", riferisce l'ufficio stampa che formalmente non è ancora stato nominato. Riesumato il progetto Rollo-Consales finito nel contratto di sviluppo presentato lo scorso gennaio

BRINDISI – L’asse Brindisi-Bari-Roma equivalente al rapporto tra Comune, Regione Puglia e Governo esiste e prova ne è la foto che vede assieme la sindaca Angela Carluccio, l’assessore regionale all’Urbanistica Anna Maria Curcuruto e l’amministratore delegato dell’Invimit Massimo Ferrarese. Tutti insieme sullo sfondo dell’ex collegio navale Tommaseo che potrebbe essere ristrutturato dalla società del Ministero delle Finanze assieme al Castello Alfonsino.

Il Castello AlfonsinoLo scatto con breve comunicato è stato sfornato nella mattinata di oggi dall’Ufficio stampa della Città di Brindisi, ufficio che non è stato formalmente costituito non essendoci ancora un atto di nomina che potrebbe arrivare solo la prossima settimana, probabilmente nella riunione della Giunta programmata per martedì. Sempre che si riesca effettivamente a portare a termine la manovra di variazione al bilancio necessaria per rastrellare i fondi necessari al pagamento del compenso dell’ufficio stampa, i cui componenti (uno o più non è dato neppure saperlo) sono al lavoro da giorni. Anche oggi, dicevamo, hanno dato comunicazione di quel che attiene al Comune riferendo del sopralluogo al Tommaseo, esteso poi al Castello Alfonsino.

Sopralluogo di chi? Della prima cittadina, dell’amministratore delegato di Invimit Elisabetta Spitz, del presidente Massimo Ferrarese che resta il riferimento della lista Noi Centro espressione della stessa sindaca e di quattro assessori su otto, Giampiero Campo presente alla visita essendo titolare della delega all’Urbanistica, Francesca Scatigno e i due presentati come “esterni di fiducia" della Carluccio, Salvatore Del Grosso e Vito Carella.

Qual è la finalità del sopralluogo? Intanto, sempre dall’ufficio stampa si apprende che c’è stato un “invito della sindaca di Brindisi” e che gli invitati hanno “preso conoscenza di alcuni gioielli del patrimonio immobiliare cittadino”, quindi si arriva al motivo: “un possibile intervento della società del Ministero che si occupa di acquisire e ristrutturare beni immobili pubblici”.

L’occasione per “agganciare” dei big dell’Invimit, in realtà non così lontani visti i legami politici tra Ferrarese e la sindaca, è arrivata “approfittando della presenza dei vertiti della società a Bari per il progetto di ristrutturazione dell’ex Manifattura tabacchi”. Da qui l’invito a raggiungere Palazzo Nervegna dove al momento resta l’ufficio di rappresentanza della sindaca. Invito esteso all’assessore regionale all’Urbanistica, Anna Maria Curcurutu, di origine brindisina, e di conseguenza al neo assessore Campo e al collega titolare della Programmazione economica, Marina Miggiano, avvocato, espressione dei Cor.

Di cosa hanno parlato? “I dirigenti di Invimit e del Comune hanno preso contatti per una serie di approfondimenti tecnici nell’eventualità di un progetto che possa portare la società di gestione del risparmio del Ministero dell’Economia e delle Finanze a intervenire sull’ex Collegio navale e sull’opera a corno attigua al Castello di mare”. Castello che resta al buio dopo i furti di rame.

L’idea o quanto meno la speranza è che si possa restituire l’ex Tommaseo e il castello alla città, desiderio espresso  più volte da chi ha preceduto la Carluccio al Comune, mai andato in porto. Ci sperava anche Marcello Rollo, altro protagonista della vittoria della sindaca, attuale presidente dell’Asi, che lì guardava pensando a un contratto per lo sviluppo del capoluogo da presentare al Governo, colpevole di aver dimenticato Brindisi, al pari della Regione Puglia di Michele Emiliano.

In quel testo, tenuto a battesimo con il nome di “contratto istituzionale di sviluppo” era stato previsto l’intervento  per il “recupero funzionale del compendio del Castello Alfonsino e dell’isola di Sant’Andrea” con una previsione di investimento per 40 milioni di euro sul totale di 291 milioni a fronte di 14 linee di intervento.

L'incontro sul patto per Brindisi-2-2-2L’elenco venne presentato il 5 gennaio scorso in conferenza stampa a Palazzo Nervegna dall’ex sindaco Mimmo Consales, risultato del dialogo con Rollo, facendo leva sull’Invimit  che ad ottobre scorso ha “avviato l’iter per istituire una dotazione stimata di 300 milioni di euro dedicata alla Puglia”.

Brindisi si candida(va) per realizzare un “campo da golf con villaggio sportivo nelle aree a margine dell’invaso Cillarese” in aggiunta al recupero del Castello Alfonsino con opera a corno e isola di Sant’Andrea, dell’ex collegio navale Tommaseo. C’era anche un riferimento all’ex polveriera Montenegro, dei capannoni ex Saca, del Parco del Cillarese e della relativa oasi e dell’aera costiera di Sbitri. Ancora con fondi Invimit, Consales e Rollo speravano di riqualificare il comprensorio della Cittadella della Ricerca e di valorizzare il laboratorio agroalimentare della Camera di Commercio.

Nella foto spedita oggi dall’ufficio stampa del Comune, Marcello Rollo non c’era. Ad onore di cronaca. C’era, invece, accanto a Consales al Nervegna per la conferenza (foto accanto).

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