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Cronaca

Sparatoria in via Seneca: ferito alle gambe un giovane brindisino

Ricoverato in ospedale Davide Piliego,24 anni, ai domiciliari. Sul posto i carabinieri, ascoltati i familiari, si cercano testimoni. Trovata una pistola pistola sporca di sangue. Il ragazzo condannato per la rapina da 200mila euro a Nardò nel 2011

BRINDISI – Sparatoria attorno alla mezzanotte, in via Seneca, a Brindisi: ad essere stato ferito  alle gambe è un giovane residente nel capoluogo, Davide Piliego, 24 anni, ristretto ai domiciliari, e in passato condannato per la rapina da 200mila euro ai danni di una gioielleria di Nardò. Il ragazzo è ricoverato in ospedale.

Pochi i particolari sull’episodio. Sul posto sono intervenuti i carabinieri per ricostruire quanto avvenuto e cercare eventuali testimoni in grado di riferire elementi utili all’identificazione del responsabile o dei responsabili.

Non è chiaro infatti se il giovane sia stato raggiunto dai colpi di pistola mentre era in strada o davanti al portone della sua abitazione, se ci stata una lite seguita da una colluttazione, nè tanto meno se si trattato di un diverbio per futili motivi poi degenerato. Sul balcone di pertinenza dell'appartamento è stata trovata una pistola sporca di sangue. Quel che è certo è che Piliego non poteva allontanarsi dall’abitazione perché ristretto ai domiciliari.

Il suo nome è legato alla rapina consumata il 4 novembre di novembre 2011 nella gioielleria Arte Orafa di Nardò, colpo che secondo le indagini avrebbe fruttato un bottino del valore di almeno 200mila euro: agì a volto scoperto, venne incastrato da un tatuaggio su una mano. Per la rapina il brindisino è stato condannato alla pena di quattro anni e due mesi di reclusione, al termine del processo con rito abbreviato chiesto dal suo difensore, Daniela D’Amuri.

Venne arrestato su ordinanza a fine novembre dagli agenti della Mobile, quando era già in carcere con l’accusa di tentata rapina in una Davide Piliegogioielleria di Ostuni. Il colpo andò in fumo per l’intervento degli agenti del Commissariato della Città Bianca.

Piliego è ricoverato al Perrino.

Il giovane è ferito alla gamba e non corre pericolo di vita: il proiettile è entrato ed è uscito. Stando alla ricostruzione fatta dai carabinieri della compagnia di Brindisi, diretti dal capitano Luca Morrone, a casa di Piliego avrebbe citofonato un ragazzo con accento brindisino chiedendo di lui. Piliego a quel punto sarebbe sceso portando con sé una pistola calibro 38, quella poi trovata sul balcone sporca di sangue, i due avrebbero iniziato a parlare ma nel volgere di poco sarebbero partiti i colpi. Anche l'altro ragazzo era armato: aveva una pistola calibro 22 stando alle ogive ritrovate all'ingresso del condominio. 

I due evidentemente si conoscevano e avevano qualche conto in sospeso. Resta da capire chi sia l'altro ragazzo e quale sia la questione che intendevano regolare a colpi di pistola poco dopo la mezzanotte. Dopo il primo colpo sarebbe fuggito a piedi. Non è escluso che sia stato accompagnato da altri. 

I carabinieri della Compagnia, con l'ausilio dei militari della stazione del Casale, stanno eseguendo una serie di perquisizioni e stanno anche interrogando giovani della stessa età di Piliego ritenuti a lui vicini.

Piliego è stato arrestato per possesso illegale di arma. In un primo momento era stato dimesso dall'ospedale. Successivamente, a seguito della riapertura della ferita, è stato condotto nella stanza 100, dove è piantonato dai carabinieri. Le sue condizioni a ogni modo non destano preoccupazione. 

Aggiornato alle 7,31
 

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