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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca

“Tangenti per i rifiuti”: Consales e Screti processo abbreviato condizionato

Gli imputati accusati di corruzione ammessi al rito abbreviato: la difesa chiede l’ascolto dell’ex dirigente del settore Rifiuti, Fabio Lacinio, e l’acquisizione di lettere e perizie. Prima udienza a gennaio, sentenza a marzo. Per il commercialista Vergara e l'ingegnere Caramuscio processo ordinario

BRINDISI – Sarà un processo con rito abbreviato, condizionato, a stabilire se corrisponde a verità l’accusa di corruzione - 30mila euro più sei assunzioni - dietro l’affidamento dell’appalto per la gestione dell’impianto di Cdr. Accusa costata l’arresto dei due imputati, l’ex sindaco Mimmo Consales e dell’imprenditore Luca Screti, entrambi pronti a sostenere l’esame. Prima udienza il 23 gennaio, sentenza il 27 marzo.

L'imprenditore Luca Screti, amministratore di Nubile SrlL'abbreviato condizionato

Sarà un processo senza dibattimento, incardinato davanti a un solo giudice (gup), strada che garantisce la riduzione di un terzo della pena. Ma in questo caso il giudizio prevede due condizioni per Consales: il difensore Massimo Manfreda ha chiesto e ottenuto l’ascolto dell’ex dirigente del settore Rifiuti, Fabio Lacinio, e all’acquisizione delle lettere scritte dall’ex sindaco di Brindisi al prefetto per sollecitare i sindaci dei comuni della provincia a partecipare alle riunioni dell’Oga (l’organo di governo d’ambito). In quel periodo le Amministrazioni cittadine erano in contestazione per la gestione della raccolta dei rifiuti al punto da disertare il tavolo. Da lì a poco l’Oga sarebbe stata commissariata.

Per Screti (nella foto accanto), imputato come ex amministratore unico della Nubile srl, il difensore Vincenzo Farina, ha chiesto una condizione: l’acquisizione delle conclusioni di perizie sulle capacità economico-finanziarie della srl e della recente sentenza del tribunale tedesco.

Le parti civili


E’ stata ammessa al rito abbreviato anche la società Nubile srl, in veste di responsabile civile. Screti ha voluto allegare anche una memoria per ricostruire la vicenda. Il gup ha accolto anche la costituzione di tutte le parti civili:  il Comune di Brindisi con l’avvocato Simona Guida ha chiesto il risarcimento di danni, anche di immagine, per un milione di euro; stesso ammontare è stato domandato dal Comune di Cellino San Marco con l’avvocato Francesco Magistro; centomila euro per il Comune di San Pietro Vernotico con l’avvocato Guido Massari. E ancora 300mila euro da Legambiente con l’avvocato Stefano Latini. Ammessa anche la costituzione dell’Oga, per due milioni di euro, nonostante le opposizioni sollevate dagli avvocati Manfreda e Farina in relazione a una duplicazione di richiesta danni, viste le istanze dei singolo Enti. Nessuna quantificazione, invece, per la Regione Puglia rappresentata dall’avvocato Gaetano Sassanelli.

L'accusa di corruzione

Rispetto alla contestazione originaria mossa nell’ordinanza di arresto eseguita il 6 febbraio 2016, il pubblico ministero Giuseppe De Nozza (foto in basso),  l’imputazione è stata allargata perché accanto alla tangente di 30mila euro, è stata aggiunta l’assunzione alle dipendenze della Nubile di sei persone, tutte indicate e riconducibili a Consales, sulla base delle dichiarazioni rese dallo stesso imprenditore in sede di interrogatorio, all’indomani dell’arresto in carcere.

Il pm Giuseppe De NozzaConsales, dal canto suo, ha sempre respinto l’accusa e sostiene che Screti abbia offerto un contributo elettorale. Una somma di denaro che peraltro lui mai avrebbe chiesto e della quale non sapeva né l’importo, né la data del versamento. Screti, due giorni dopo essere finito in carcere, ha ammesso in parte sostenendo di aver versato 16mila a Consales, importo che questi avrebbe effettivamente destinato al pagamento dei suoi debiti con Equitalia, rimasti pendenti in relazione alla società di comunicazione News sas (le cui quote furono cedute dopo l’elezione a sindaco).

Per il pm, invece, l’ex sindaco di Brindisi  avrebbe speso “il ruolo politico e amministrativo in sostengo degli interessi della Nubile, società gravata da un’imponente esposizione debitoria, oggetto di transazione con l’Agenzia delle Entrate” reso possibile “anche e soprattutto spendendo la stipula del contratto da 176.514.000 di euro con il Comune di Brindisi per la gestione, per 15 anni, dell’impianto per rifiuti di via per Pandi, di proprietà dell’Amministrazione cittadina”. Le “ulteriori utilità sono consistite nell’assunzione e comunque nel far lavorare alle dipendenze della Nubile sei persone, in occasione della messa in esercizio a regime, il 7 gennaio 2014 dell’impianto di Cdr” con provvedimento ritenuto “illegittimo del 6 novembre 2013”.

Gli altri due imputati

L'accusa di corruzione è stata confermata nei confronti di altre due persone: il commercialista di Lecce Massimo Vergara e l'ingegnere Marcello Caramuscio, quest'ultimo in qualità di direttore tecnico dell'impianto di Cdr. Entrambi hanno rinunciato all'abbreviato e per difendersi dalle accuse affronteranno il processo ordinario dinanzi al Tribunale in composizione collegiale. Prima udienza il 9 febbraio 2018. Vergara finiì ai domiciliari, mentre Caramuscio fu l'unico a restare indagato a piede libero.

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