Truffa dello specchietto: “Fermati da un finto carabiniere”
La denuncia di una coppia di Brindisi, di ritorno dal mare: “Stavamo percorrendo la litoranea, quando un’auto di colore scuro di ha sorpassato, si è fermata e l’uomo è sceso dicendo di essere un militare per poi chiedere denaro”
BRINDISI – La truffa dello specchietto retrovisore non passa di moda. Non a Brindisi, stando alle segnalazioni che rimbalzano anche su Facebook, dove un caso simile sarebbe avvenuto la sera del 13 luglio lungo la litoranea, attorno alle 20.
“Eravamo in auto e a un certo punto ci siamo visto sorpassare da un’utilitaria di colore scuro che ci è passata accanto”, racconta una coppia di Brindisi che quella sera era di ritorno dal mare. “Abbiamo sentito un rumore, io e mio marito ci siamo guardati perché credevamo fosse successo qualcosa. E’ stato un attimo e quell’auto si è messa di traverso davanti a noi, è sceso un uomo che ci ha detto che visto quello che era successo dovevano pagargli i danni per il suo specchietto”, prosegue la donna nel racconto.
“In quell’auto è rimasta una donna. Lui continuava a chiedere soldi e a sbraitare, l’accento era chiaramente brindisino. Mio marito non ha ceduto alla richiesta di denaro: era evidente che l’auto non avesse riportato danni, noi uno spavento, quello sì”.
“A un certo punto ci ha chiesto i documenti: voleva patente. E io ho domandato per quale motivo: ci ha risposto dicendo che era un militare, uno dei carabinieri. Ma lui il suo tesserino non l’ha mostrato ed è stato a quel punto che mio marito gli ha detto di andare via altrimenti i carabinieri li avremmo chiamati noi e infatti abbiamo preso il telefonino. Se n’è andato dicendo che prima o poi ce l’avrebbe fatta pagare”, continua a raccontare.
La coppia non è riuscita ad annotare il numero di targa, ma ha voluto invitare alla prudenza altri automobilisti postando il racconto sul social network. A quanto pare non si sarebbe trattato di caso isolato. Episodi simili sono stati registrati anche in città.
